Salerno
4:57 pm, 22 Aprile 24 calendario
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Salerno, bimbo 15 mesi muore azzannato da pitbull a Eboli

Di: Redazione Metronews
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Un bambino di 15 mesi è morto perché azzannato da due pitbull a Eboli, in provincia di Salerno, sulla litoranea di Campolongo. I due molossi, di proprietà di una amica della madre del piccolo, hanno aggredito il bambino mentre era in giardino, in braccio a uno zio. La madre ha provato a intervenire, ma è stata a sua volta aggredita. Il 118, giunto sul posto con una ambulanza, ha potuto solo constatare il decesso del bambino. La donna è stata trasportata in ospedale per le cure del caso, ma non è in pericolo di vita. Sono in corso le indagini dei carabinieri della compagnia di Eboli, guidati dal capitano Greta Gentili per fare chiarezza sulla dinamica dell’accaduto.

Bimbo ucciso da pitbull era in braccio a suo zio

Francesco Pio D’Amaro, questo il nome della vittima, si trovava in braccio al fratello della madre. I due molossi, di proprietà di una amica della madre, sarebbero fuggiti da un’area attigua a quella della casa dove si trovava il piccolo.

Sindaco Eboli: “Servizio veterinario prenderà in carico pitbull”

“Il servizio veterinario prenderà in carico entrambi i pitbull“. Lo ha detto il sindaco di Eboli, Mario Conte, arrivando in via Santa Rosa, nella frazione Campolongo, dove stamani è stato azzannato e ucciso da due pitbull un bambino di 15 mesi. “La famiglia del piccolo è in affitto in questa casa i cui proprietari sono anche i padroni dei due pitbull”, ha affermato. “La famiglia della vittima non aveva rapporti con quei cani, non erano loro a gestirli”, ha aggiunto. Quello che è accaduto stamani “deve essere di monito a chi possiede questo tipo di cane”, ha sottolineato.

 Oipa: “Regolamentare detenzione cani pericolosi”

Si tratta dell’ennesimo caso di cronaca che vede cani molossi o molossoidi aggredire persone, anche in modo letale: solo ieri (domenica) a una donna di 83 anni sono state amputate le braccia dopo essere stata attaccata dai suoi sette cani, amstaff e american bully, in provincia di Padova. L’Organizzazione internazionale protezione degli animali (Oipa) chiede al legislatore di regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani che troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente. A livello locale, alcuni Comuni, come quello di Milano, hanno regolamentato la materia prevedendo la concessione di patentini per la detenzione di alcune razze o simil-razze. Come gestire un cane cosiddetto “pericoloso” e cosa dice la legge sulla loro gestione? Risponde l’Oipa, che chiarisce come anzitutto non esista un elenco di cani ritenuti “pericolosi”. Nel 2006 il Ministero della Salute ha emesso un’ordinanza riguardante la “tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani”, nella quale era prevista una lista di razze canine ritenute pericolose. Successive ordinanze hanno poi abolito questo elenco a causa della relativa incertezza e, soprattutto, della discriminazione delle razze.

Cosa succede ai cani in caso di aggressioni

Attualmente la pericolosità di un cane viene determinata a seconda di fatti specifici – spiega l’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale dell’Oipa -. In caso morsicatura o zuffa tra cani, infatti, il cane e il suo proprietario vengono segnalati al Servizio veterinario Asl, che tiene un registro dei cani dichiarati aggressivi, e sono obbligati a seguire un corso formativo. Il corso è organizzato dal Comune, insieme al Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale, avvalendosi della collaborazione degli Ordini professionali dei medici veterinari e di associazioni di protezione animale. Le spese sono sostenute dal proprietario del cane “impegnativo”. In caso di pericolosità grave, scatta l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa e l’obbligo di utilizzare il guinzaglio e la museruola nelle strade e nei luoghi aperti al pubblico”.

22 Aprile 2024
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