Cybersicurezza
5:31 pm, 24 Gennaio 24 calendario

Cybersicurezza, hacker nel mirino del governo con pene più severe

Di: Redazione Metronews
Hacker nel mirino
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Hacker nel mirino del governo. Il Consiglio dei ministri si appresta ad approvare un disegno di legge che ha come obiettivo quello di inasprire le pene per chi accede abusivamente ad un sistema informatico e telematico. La bozza del ddl a cui sta lavorando l’esecutivo – composto da 18 articoli – prevede infatti una modifica all’articolo 615-ter del codice penale, con innalzamento delle pene per i pirati informatici: si va da un minimo di due a un massimo di dieci anni di reclusione. Le sanzioni aumentano fino a dodici anni «se dal fatto deriva la distruzione o il danneggiamento del sistema o l’interruzione totale o parziale del suo funzionamento». Mano tesa ai pirati informatici “pentiti” che decidono di aiutare le forze dell’ordine. La bozza del ddl sulla cybersicurezza allo studio del governo prevede che le pene «sono diminuite dalla metà a due terzi per chi si adopera per evitare che l’attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori, anche aiutando concretamente l’autorità di polizia o l’autorità giudiziaria nella raccolta di elementi di prova o nel recupero dei proventi dei delitti o degli strumenti utilizzati per la commissione degli stessi».

Hacker nel mirino

Gli articoli 8 e 10 della bozza di ddl che approderà domani sul tavolo del Cdm prevedono che gli attacchi hacker ai danni della Pubblica amministrazione – Comuni, Regioni, amministrazioni centrali, Asl, aziende di trasporto pubblico locale, ecc – vadano segnalati entro 24 ore all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, pena ispezioni e rischio di una multa che può variare dai 25 mila ai 125 mila euro. Nei casi in cui i reati commessi riguardano «sistemi informatici o telematici di interesse militare o relativi all’ordine pubblico o alla sicurezza pubblica o alla sanità o alla protezione civile o comunque di interesse pubblico», la pena è rispettivamente quella della reclusione «da tre a dieci anni e da quattro a dodici anni».

24 Gennaio 2024
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