Giulia Cecchettin
10:20 am, 22 Novembre 23 calendario

Filippo Turetta presto in Italia: dalla Germania sì alla consegna. La confessione ai poliziotti tedeschi: “Volevo farla finita, non ho avuto il coraggio”. Il legale del giovane: “Utile una perizia psichiatrica”

Di: Redazione Metronews
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Filippo Turetta, arrestato in Germania per l’omicidio dell’ex compagna Giulia Cecchettin, presto sarà in Italia.

«Con decisione del 21 novembre 2023, la Prima sezione penale del Tribunale regionale superiore di Naumburg ha ordinato la custodia cautelare per l’estradizione di un cittadino italiano precedentemente arrestato provvisoriamente sulla base del mandato d’arresto europeo di un tribunale italiano», si legge in una nota dell’Oberlandesgerichts (Tribunale superiore regionale) di Naumburg in merito all’estradizione in Italia di Filippo Turetta, al momento detenuto al carcere di Halle.

Turetta presto in Italia

«Il mandato d’arresto europeo – prosegue la nota del giudice tedesco – accusa la persona ricercata di aver intenzionalmente abusato fisicamente di un’altra persona in Italia, al punto tale che questo trattamento ha portato alla sua morte. Le autorità italiane, trasmettendo il mandato d’arresto europeo, hanno chiesto l’estradizione della persona perseguita ai fini dell’azione penale. Se la persona perseguita ha acconsentito all’estradizione semplificata, e non sono più evidenti ostacoli all’estradizione, per eseguire l’estradizione non è necessaria un’ulteriore decisione del tribunale. Il mandato d’arresto per estradizione emesso ieri costituisce la base giuridica per la continuazione della detenzione del perseguitato fino alla sua consegna alla custodia delle autorità italiane», conclude la nota.

“Il tribunale tedesco ha disposto l’estradizione di Filippo Turetta. Ringrazio la giustizia tedesca per i tempi rapidi con i quali ha operato, la nostra Ambasciata e le forze dell’ordine che stanno lavorando ininterrottamente per questo obiettivo”. Lo ha scritto su X il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

“Cercavo di farla finita ma non ho avuto il coraggio”

“Ho ammazzato la mia fidanzata, ho vagato questi giorni perché cercavo di farla finita, ho pensato più volte di andarmi a schiantare contro un ostacolo e più volte mi sono buttato un coltello alla gola, ma non ho avuto il coraggio di farla finita”, ha confessato Filippo Turetta ai poliziotti tedeschi.

Nell’auto usata per disfarsi della ragazza e per percorrere mille chilometri fino in Germania gli agenti hanno trovato e sequestrato un coltello che ora dovrà essere analizzato per capire se è quello usato contro la studentessa. Oltre al coltello, aveva un guanto, il telefono cellulare, una scheda bancomat prepagata e 200 euro in contanti.

Turetta presentava ferite alle mani e alle caviglie e aveva i vestiti con evidenti tracce di sangue quando è stato fermato dai poliziotti tedeschi. E’ quanto si apprende dalla lettura del verbale delle forze dell’ordine. L’origine delle ferite non è chiara.

Il legale di Filippo: “Perizia psichiatrica utile”

L’avvocato Emanuele Compagno ritiene che una perizia psichiatrica possa essere utile per valutare la capacità di intendere e di volere del suo assistito Filippo Turetta. «Una perizia psichiatrica può essere utile per verificare cosa sia successo. E’ molto presto per pensarci, però è ovvio che se ce ne sarà bisogno lo faremo. Questo tipo di aspetto va indagato perchè nessuno finora aveva avuto alcun sospetto su Filippo, un ragazzo descritto da tutti, anche dai genitori, come dedito allo studio, allo sport, un ragazzo d’oro che aiutava gli altri».

Autopsia il 1 dicembre

Sarà l’autopsia, disposta dalla Procura di Venezia sul corpo di Giulia Cecchettin, a chiarire ulteriormente le cause del decesso della 22enne studentessa universitaria di Vigonovo. L’esame medico legale è stato fissato – secondo fonti dell’inchiesta – per il mattino del 1 dicembre all’università di Padova: dovrebbe fornire agli investigatori ulteriori elementi sugli ultimi istanti di vita della giovane. All’esame parteciperà anche l’anatomopatologo Antonello Cirnelli, nominato perito dalla famiglia Cecchettin. Saranno invece resi noti nei prossimi giorni gli altri professionisti incaricati dell’esame, quelli da parte della Procura di Venezia e dell’indagato Filippo Turetta.

22 Novembre 2023
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