tevere
4:11 pm, 17 Ottobre 23 calendario

Una sorpresa nel Tevere, avvistato un raro gambero sotto Ponte Sisto. Gli esperti: “In realtà è un alieno killer”

Di: Lorenzo Grassi
sorpresa nel Tevere
condividi

Una possibile bella sorpresa nel Tevere, in pieno tratto urbano. Nei giorni scorsi l’equipaggio di una piroscafa che scendeva nei flutti per un evento sul fiume ha notato e filmato quello che ha definito essere un esemplare di gambero di fiume europeo (Austropotamobius pallipes). L’avvistamento è avvenuto nei pressi della banchina destra a monte di Ponte Sisto. Il gambero di fiume europeo è un crostaceo d’acqua dolce della famiglia degli Astacidae e la sua presenza in un fiume viene considerata un indicatore molto attendibile della salubrità e integrità dell’ambiente.

L’Austropotamobius pallipes vive infatti in corsi d’acqua particolarmente ossigenati e l’inquinamento organico ne rende impossibile la presenza. La specie, inoltre, è considerata in pericolo in base ai criteri della IUCN red list e la sottospecie italiana è a forte rischio di estinzione tanto che in molte zone non è più stata rintracciata. Gli esperti parlano di un «pericoloso frazionamento dell’areale e delle popolazioni» che potrebbe portare «ad un indebolimento genetico e ad una rapida estinzione in Italia».

Incoraggiante vitalità del fiume?

Dunque un possibile ritrovamento eccezionale, se confermato ufficialmente, che testimonierebbe una incoraggiante e ritrovata vitalità del fiume anche nel tratto urbano. Ad individuare il gambero poco a monte del ponte costruito da papa Sisto IV tra il 1473 e il 1479 – sulle ceneri di un antico attraversamento voluto da Agrippa – e che collega le due rive del Tevere fra via dei Pettinari e piazza Trilussa è stato un equipaggio degli Amici della Discesa internazionale del Tevere, iniziativa lanciata nel 1980 e che da allora ogni anno dal 25 aprile al primo maggio vede moltissime persone percorrere il Tevere da Città di Castello a Roma in canoa, bici e a piedi.

sorpresa nel Tevere

Il monitoraggio del Tevere

In questo caso l’imbarcazione Dit era impegnata nell’accompagnamento della discesa del Tevere a nuoto da Roma a Fiumicino portata a termine sabato scorso da Salvatore Cimmino «per i diritti delle persone con disabilità e per un’Italia sempre più sostenibile». In generale l’attività fluviale sportiva – svolta anche dall’Acquaviva Uisp e dall’Associazione Italiana Canoa Canadese – è sempre accompagnata da monitoraggi e rilevamenti per tenere sotto controllo la qualità del fiume.

Gli esperti: in realtà è un “alieno killer”

Ma dal Dipartimento di Scienze dell’Università di Roma Tre arriva una secca smentita. «Con il professore Scalici, esperto nazionale di decapodi nativi ed alieni d’acqua dolce, abbiamo ritenuto la notizia super interessante – ha scritto a Metro Luca Gallitelli, dottorando del Dipartimento – una volta aperto il filmato, ci siamo però accorti che si trattava di Procambarus clarkii, la specie invasiva meglio conosciuta come “gambero killer”. Il colore rossastro-bruno così come le spine sulle chele portano immediatamente alla sua identificazione. Si tratta di una specie aliena introdotta ormai anni fa in Europa per scopo alimentare – spiega ancora Luca Gallitelli – e che è sfuggita dagli allevamenti per poi colonizzare i nostri habitat fluviali e costieri (acque di transizione). In generale, come le altre specie aliene (si veda il granchio blu), si adatta bene a condizioni anche di una qualità scadente delle acque e può sostituire Austropotamobius pallipes lì dove presente, per vari motivi. Se il Tevere in quel punto sia in buone o cattive condizioni andrebbe valutato con studi che tengano conto di vari fattori biotici e abiotici e anche di vari tipi di contaminazione».

17 Ottobre 2023 ( modificato il 31 Ottobre 2023 | 15:10 )
© RIPRODUZIONE RISERVATA