Calcioscommesse
4:05 pm, 13 Ottobre 23 calendario
7 minuti di lettura lettura

Calcio e scommesse, indagati Tonali e Zaniolo, spunta anche Zalenski

Di: Redazione Metronews
Calcio scommesse
condividi

La Procura di Torino sta prendendo sul serio le dichiarazioni di Fabrizio Corona nell’ambito dell’inchiesta della procura di Torino su calcio e scommesse. Oltre a Fagioli, finiscono sul registro degli indagati i due azzurri Tonali e Zaniolo. E ora spunta anche il nome di Zalewski. È il quarto calciatore che Corona chiama in causa.

Calcio e scommesse, indagati Tonali e Zaniolo: cosa rischiano

Secondo fonti della Procura torinese l’inchiesta sulle scommesse illegali che coinvolge un gruppo di calciatori è solo all’inizio ed e destinata ad allargarsi già nelle prossime ore. Al momento la pm Manuela Pedrotta, titolare del fascicolo, ha iscritto nel registro degli indagati Nicolò Fagioli (Juventus), Sandro Tonali (Newcastle) e Nicolò Zaniolo (Aston Villa), ma tutto fa presagire che a breve il numero degli atleti coinvolti aumenterà.

Corona: «C’è dentro anche Zalewski»

Anche Nicola Zalewski, terzino della Roma, sarebbe coinvolto nell’inchiesta sulle scommesse. Lo rivela Fabrizio Corona sul sito “Dillingernews”, che da ieri ha lanciato lo scoop del coinvolgimento, al momento, di quattro giocatori. L’ultimo nome, quello del difensore italo-polacco nato a Tivoli nel 2001, è stato pubblicato nel primo pomeriggio sul sito.

«Alle 14:00 il quarto nome coinvolto nel caso scommesse: è un giocatore della serie A!». Così sulla pagina Instagram di “Dillinger” Fabrizio Corona aveva annunciato in mattinata che, dopo Fagioli, Tonali e Zaniolo, avrebbe rivelato l’identità di un altro calciatore che sarebbe coinvolto nella vicenda delle scommesse illecite.

L’ipotesi di reato: “Esercizio abusivo di attività di gioco o scommessa”

Il pubblico ministero contesta agli indagati il reato  di “esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa”. Gli inquirenti hanno già sequestrato i dispositivi tecnologici dei tre calciatori, nati tra il 1999 e il 2002. Gli inquirenti avrebbero scoperto sui cellulari analizzati una chat proprio dedicata alle scommesse.

La difesa di Zaniolo: «Giocava a carte online»

Sarà un pool di avvocati, tra cui un noto penalista, ad occuparsi della difesa di Nicolò Zaniolo, l’attaccante dell’Aston Villa indagato a Torino nel fascicolo sul calcioscommesse. Al momento l’avvocato nominato dall’ex Roma è Antonio Conte, famoso civilista romano e già legale di Francesco Totti nella causa di separazione tra l’ex capitano giallorosso e Ilary Blasi.

Conte ha seguito Zaniolo in un’altra vicenda complicata: la separazione tra il calciatore e la ex compagna e l’affidamento del figlio. Secondo quanto si apprende, Zaniolo si sarebbe giustificato spiegando di aver utilizzato una piattaforma, che non sapeva essere illegale, per giocare a carte. Non avrebbe dunque scommesso sulle partite di calcio.

Cosa rischiano i calciatori

Gli investigatori vogliono capire se Fagioli, Tonali e Zaniolo abbiano piazzato scommesse online presso bookmakers non provvisti di regolare concessione statale. In questo caso, se la caverebbero con il pagamento di una somma in denaro.

Ma secondo i regolamenti sportivi il rischio è molto superiore e può portare fino ad una squalifica «non inferiore a tre anni», se abbiano piazzato giocate su partite di calcio, come asserisce Fabrizio Corona. Nel caso di scommesse accertate «che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa», anche su siti autorizzati, sarebbe difficile per loro evitare una sanzione, che potrebbe prevedere una squalifica, valida non solo nel calcio italiano, ma nel mondo, in base ai regolamenti di Uefa e Fifa. Questo anche se nella Federcalcio inglese (Fa), dove militano Zaniolo e Tonali in Premier League, le sanzioni previste sono minori rispetto all’Italia.

Spalletti: «Vicino a Tonali e Zaniolo»

«È stata una notte difficile. Una notte diversa, c’era molta amarezza con il passare delle ore. Siamo dispiaciuti, continueremo a stare vicino ai due ragazzi. E poi è giusto cercare di aiutarli a difendersi. Poi se sono state commesse delle cose irregolari è giusto pagare, funziona così». Lo ha detto il Ct della Nazionale Luciano Spalletti, a Coverciano, ai microfoni di Sky Sport sul caso scommesse.

«Di chi la decisione di farli andare via? Non è carino dire chi ha deciso, basta dire che è una decisione corretta – prosegue Spalletti a Sky Sport -. Ora pensiamo a giocare: perdiamo due campioni, ma rimaniamo una squadra fortissima».

 

 

13 Ottobre 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA