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4:32 pm, 4 Ottobre 23 calendario

Taxi, nel decreto Asset +20% di licenze. Tassisti contro sindaci: “No, prima risolvete il resto”. L’ira dei consumatori: “Vergognoso scaricabarile”

Di: Redazione Metronews
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La nuova normativa sui taxi contenuta del decreto Asset risolve un annoso problema legato allo strutturale incremento della domanda e alla scarsità delle vetture nei comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitana o di aeroporto, che potranno finalmente aumentare le licenze, fino al 20% di quelle già rilasciate, attraverso un concorso straordinario e procedure molto più snelle.

Salvini e i taxi

“Da utente sono d’accordo con lei, il servizio taxi non è all’altezza soprattutto nelle grandi città, dove ci sono grandi sfide in futuro, il Giubileo, le Olimpiadi invernali, Roma candidata all’Expo. Ora abbiamo messo in mano ai Sindaci la possibilità di aiutare i loro cittadini prendendosi la responsabilità delle loro iniziative. Chi non lo farà poi non vada a cercare in casa altrui la responsabilità di un servizio ad oggi assolutamente insoddisfacente”. Lo afferma il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, in occasione del question time. «Il tema taxi non viene affrontato da troppo tempo, le disposizioni del decreto Asset rappresentano solo un punto di partenza. Adesso vedremo chi passerà dalle parole ai fatti. Nessun Comune ha ancora pubblicato le licenze incrementali, possono farlo nella misura del 20% rispetto a quelle esistenti. A questo punto spetta ai sindaci, non ci sono più scuse. I sindaci che ritengono che la città necessiti di più taxi faranno il bando, quelli che non lo faranno vuol dire sono contenti del loro servizio».

Gualtieri
Roberto Gualtieri, sindaco di Roma

Gualtieri: “Da venerdì parte percorso per aumento delle licenze”

“Dobbiamo aumentare le licenze. Abbiamo chiesto al Governo di aiutarci ma purtroppo il decreto è stato fatto male ed è inutilizzabile – a detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri – Ci hanno tenuto fermi due mesi e hanno fatto delle norme che non servono a niente. Avendo respinto tutti gli emendamenti che avrebbero reso il decreto utilizzabile da parte dei Comuni, io il giorno dopo ho convocato un tavolo sindacale per aumentare le licenze. Venerdì parte il percorso per aumentare le licenze. Abbiamo deciso di farlo e lo faremo”.

Sala

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala replica al vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini che durante il Question time alla Camera ha lanciato ai sindaci la palla dei taxi attribuendo loro il compito di fare il bando per le licenze incrementali. «Al di là delle dichiarazioni del ministro – ha commentato – io non ho ancora visto un decreto-legge che vada in quella direzione, che va bene, ma quello che abbiamo pensato sino a stamattina è che noi dobbiamo attendere l’autorizzazione della Regione. Non è più così perchè la legge è cambiata? Io francamente non lo so. Se sarà così, bene, noi agiremo». Sala ribadisce di avere bisogno di più taxi, dopodichè, «se la legge è cambiata ben venga, ma noi non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale». Del tema, settimana scorsa a Roma, «avevo parlato anche con Salvini e il ministro Urso: capivo che stavano andando in questa direzione ma finchè non vediamo su carta la cosa, non possiamo muoverci». Comunque, conclude il sindaco, «non ero incosciente che la decisione del Governo fosse questa».

Gli “avvisi” dei  taxi: “Prima di rilasciare una sola licenza…”

“È interessante seguire il dibattito tra il ministro Urso e i sindaci di Roma e Milano, Gualtieri e Sala incentrato sui taxi. Ma quando è che vogliamo affrontare il problema del trasporto pubblico locale nel suo complesso, che non funziona? E quello delle infrastrutture che sono insufficienti, ma necessarie per migliorare la viabilità dei mezzi pubblici che rimangono spesso intrappolati nel traffico? Poi possiamo parlare anche dei taxi, che sono l’ultimo anello della catena, ma prima dobbiamo risolvere alla base questi problemi”, avverte Loreno Bittarelli, presidente radiotaxi 3570 e Uri – Unione Radiotaxi Italiani.

“Nostro malgrado stiamo assistendo da tempo ad una serie infinita di attacchi, sia mediatici che politici, nei confronti della categoria dei tassisti. Nessuno dimentichi che al centro ci sono i lavoratori che devono essere tutelati sotto l’aspetto della dignità e della garanzia salariale”, dichiara Alessandro Atzeni di Uiltrasporti Lazio. “Si eviti, quindi, di iniziare a sparare numeri spropositati sul rilascio di nuove licenze taxi che, a nostro parere, devono essere rilasciate esclusivamente a titolo oneroso. Ai sindaci delle città, inoltre, sia ben chiaro che prima di rilasciare una sola licenza devono essere affrontati e risolti gli annosi problemi che colpiscono duramente il comparto, specialmente a Roma dove ancora non si è alzato un dito per eliminare l’abusivismo legato all’uso improprio delle autorizzazioni di noleggio con conducente”, conclude Atzeni.

I consumatori: “Vergognoso scaricabarile sulla pelle dei cittadini”

«In tema di licenze taxi assistiamo ad un vergognoso scaricabarile sulla pelle dei cittadini che, ad oggi, a Roma e nelle principali città italiane ricevono un servizio scandaloso». Lo afferma Assoutenti, intervenendo nel botta e risposta tra il sindaco di Roma Gualtieri e il Governo. «I sindaci non accampino scuse: da sempre hanno la possibilità di aumentare le licenze sul territorio, ma non lo fanno perchè sono vittime dello strapotere dei tassisti e non vogliono inimicarsi una categoria che ha un peso politico non indifferente – spiega il presidente Furio Truzzi – Il decreto del Governo non c’entra nulla con l’incapacità delle amministrazioni locali di affrontare il problema taxi, perchè la questione non è burocratica ma esclusivamente politica: i sindaci, a partire da Gualtieri, hanno paura dei tassisti».
«E in questo rimpallo di responsabilità gli unici a rimetterci sono utenti e turisti che nelle principali città italiane ricevono un servizio taxi scadente e in alcuni casi pressochè inesistente, come dimostrano le lunghe file di cittadini in attesa alla stazione Termini e nei principali punti nevralgici», conclude Truzzi.

4 Ottobre 2023
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