Zucchero tra successi e fragilità nel del docu-film in sala a ottobre

Fuori il primo trailer dell’atteso Zucchero – Sugar Fornaciari by Zanella-De Stefano. E l’incipit promette davvero bene.

«Il palco ha una forza magnetica che ti attira. Ho passato gran parte della mia vita ad assorbire l’una che ti dà forza, e a scontrarmi e lottare per vincere l’altra che ti consuma». Così parla (mentre in sottofondo va la hit “Diavolo in me”) uno dei migliori bluesman al mondo, nel docu-film che lo vede protagonista: Zucchero – Sugar Fornaciari. In anteprima sabato 21 ottobre alla XVIII Festa del Cinema di Roma, l’atteso lungometraggio di Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano, sarà nelle sale come evento speciale il 23- 24-25 ottobre (da oggi biglietti in prevendita ed elenco dei cinema sul sito zucchero.alcinema.it).

A raccontare il cantautore e musicista emiliano, classe 1955, colleghi e amici come Bono, Sting, Brian May, Paul Young, Andrea Bocelli, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Roberto Baggio, Jack Savoretti, Don Was, Randy Jackson, Corrado Rustici e persino il rapper Salmo (che a Sanremo 2023 ha reinterpretato “Diavolo in me”).

Zucchero – Sugar Fornaciari è un viaggio speciale

Un bel viaggio dell’anima, accompagnato da ever green e perle dell’artista, che, grazie a immagini provenienti dagli archivi privati di Zucchero e dal World Wild Tour, sua ultima trionfale tournée mondiale (114 live in 3 continenti, passando per 36 nazioni e 90 città, più di 500 mila km percorsi in 17 mesi e oltre un milione di spettatori), va oltre il ritratto di un musicista di successo, arrivando fin dentro i dubbi e le fragilità insite nell’uomo.

Adelmo si mette a nudo. E confessa anche le depressioni di un uomo profondamente spirituale, un uomo che legge gli scritti del poeta della strada Charles Bukowski (“che stava peggio di me” spiega Sugar), mentre dovrebbe gioire, esultare per il raggiunto successo.

Lo stesso uomo capace poi di scrivere, in soli dieci minuti, un pezzo come “Miserere” (che canterà con Luciano Pavarotti), un altro successo senza tempo. Perché Zucchero è “un cuore ferito che non è mai arido”. Parola di mister Bono Vox (U2)!