Animali
5:00 am, 20 Settembre 23 calendario

Quasi 7 mln i cani in vacanza, ma gli abbandoni aumentano del 20%

Di: Patrizia Pertuso
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CANI Difficile stilare una stima precisa dei dati sugli animali abbandonati durante l’estate appena trascorsa. Anche se l’Enpa parla di un 20% in più rispetto allo scorso anno, per riuscire ad avere numeri precisi servirà tempo sia alle associazioni che alle autorità competenti. Nel frattempo, più semplice affidarsi a quello che un’indagine della Coldiretti/Ixè ha stabilito riguardo il numero dei cani in vacanza con i loro proprietari.

Sono 6,8 milioni gli italiani che hanno trascorso le vacanze coi cani

Sono 6,8 milioni gli italiani che in questa estate 2023 hanno scelto di trascorrere le ferie con il proprio animale da compagnia, grazie ad una accresciuta cultura dell’ospitalità “pet friendly” lungo tutta la Penisola.

L’accresciuta sensibilità ha favorito le vacanze con il proprio animale, compagno di tutti giorni, grazie alla presenza di un numero crescente di strutture turistiche che non solo accettano i quattro zampe, ma che addirittura offrono servizi ad hoc.

Sono sempre più numerose anche le spiagge che consentono di non separarsi dal proprio amico a quattro zampe al quale in alcuni casi vengono addirittura offerti momenti di svago e di pulizia.

In Lombardia è nata la prima rete di agriturismi “dog friendly”

Gli agriturismi rappresentano le strutture che sono maggiormente in grado di garantire ai piccoli amici una meritata vacanza all’insegna della riconquista della libertà e della vicinanza ai loro padroni tanto che in Lombardia è nata quest’anno la prima rete di agriturismi “dog friendly” che garantiscono servizi di accoglienza dedicati ai cani per iniziativa di Terranostra Campagna Amica.

Insomma: se da una parte abbandonare gli animali è e resta (purtroppo) realtà, dall’altra le strutture ricettive si aprono all’ospitalità “bestiale”, dissipando ogni possibile “giustificazione” per chi decide di disfarsi del quattro zampe, acquistato forse con troppa leggerezza, senza mettere in conto che a lui devono essere rivolte le cure e le attenzioni necessarie a qualsiasi essere vivente.

LIDAA: «Spesso le difficoltà economiche sono un pretesto per abbandonare gli animali»

Contro la “pratica dell’abbandono” si scaglia Michela Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, che commentando la denuncia dell’Enpa afferma: «In molte situazioni, le difficoltà economiche frequentemente addotte come motivazione, si rivelano più che altro il pretesto per giustificare una scelta maturata su basi inconfessabili. Quanto a coloro che decidono addirittura di abbandonare un animale, senza una formale rinuncia, – prosegue la Brambilla – compiono un gesto che non può avere alcuna giustificazione e commettono un reato».

«L’abbandono deve essere equiparato al maltrattamento»

«L’aumento degli abbandoni – dice ancora – mi induce a chiedere che sia rapidamente approvata la proposta di legge nella quale la condotta di chi abbandona è, come logico, equiparata a quella del maltrattamento e il maltrattamento è punito molto più severamente: con la pena detentiva della reclusione da tre a cinque anni insieme con la sanzione pecuniaria».

«Oggi – conclude la Brambilla – chi maltratta rischia la reclusione da 3 a 18 mesi o una multa che oscilla dai 5 mila ai 30 mila euro. Chi abbandona, invece, fino ad un anno di arresto o l’ammenda da 100 a 10 mila euro. Evidentemente non basta come deterrente».

PATRIZIA PERTUSO

20 Settembre 2023 ( modificato il 19 Settembre 2023 | 15:46 )
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