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7:35 pm, 14 Settembre 23 calendario

La grana del Mes sul tavolo dell’Eurogruppo. Aumenta la pressione della Ue

Di: Redazione Metronews
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Il Mes si aggiungerà domani alle grane già evidenti per il Governo Meloni sul fronte europeo.

La ratifica della riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità, spina nel fianco di tutti i governi dal Conte bis in poi, sarà formalmente sul tavolo dell’Eurogruppo a Santiago de Compostela, che sarà seguito dall’Ecofin informale. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti informerà i colleghi dello stato del dossier: l’Italia infatti non ha ancora ratificato la riforma che farebbe del Mes il backstop, cioè il garante, del Fondo di risoluzione unico. Dunque Roma blocca l’a riforma per tutti gli altri.

La ratifica del Mes e il Governo Meloni

I colleghi europei del ministro vogliono capire come procederanno i lavori parlamentari e le spiegazioni di Giorgetti saranno “utili”, perché “non è semplice per degli osservatori esterni “capire le procedure” del Parlamento italiano, dice un alto funzionario Ue. Probabilmente cercheranno di ottenere anche una data certa entro la quale si possa concludere la ratifica italiana. E non è escluso che, di fronte ad altri temporeggiamenti, non si arrivi a una pressione molto più pesante da parte della Ue nei confronti del Governo Meloni.

Giorgia Meloni

Il problema, nella ratifica della riforma del Mes, non è procedurale, ma eminentemente politico: la Lega, e non solo la parte più in linea con il segretario Matteo Salvini, è in gran parte fermamente ostile alla ratifica della riforma, che pure venne negoziata principalmente dal ministro dell’Economia del Conte uno, Giovanni Tria, anche se poi fu Roberto Gualtieri (Conte due) a chiuderla. “Non gliela voteremo mai”, ha assicurato una fonte della Lega all’Adnkronos.

La stessa Meloni venne a Bruxelles nel 2019 e, incontrando i giornalisti fuori dalla sede del Consiglio, spiegò a lungo per quali motivi la riforma del Mes era negativa per gli interessi italiani. Ai partner dell’area euro, però, le dinamiche interne della politica italiana interessano relativamente: quello che chiedono è che l’Italia rispetti gli impegni presi in sede internazionale, come hanno fatto tutti gli altri 19, ratificando la riforma.

Il Patto di stabilità

Oltre al Mes, l’altro piatto forte delle riunioni in Galizia sarà la riforma del Patto di stabilità e crescita: se non sarà raggiunta un’intesa entro fine anno, rischiano di rientrare in vigore le vecchie regole del patto. Si tratta di una soluzione non ottimale, ha sottolineato più volte la Commissione, anche perché nessuno pensa che, nel caso, l’esecutivo Ue tornerebbe a praticare l’austerity: si procederebbe in qualche modo, forse con una comunicazione, per ammorbidire le regole, che tornerebbero in vigore per la disattivazione della clausola di salvaguardia, attivata nel marzo 2020 in piena pandemia Covid.

14 Settembre 2023
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