Cinema
12:01 am, 14 Settembre 23 calendario
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Tra Assassinio a Venezia e Tempesta il cinema è ben servito

Di: Orietta Cicchinelli
Assassinio a Venezia
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Un po’ di giallo, un tocco di nero e una spruzzata di rosa. Sul grande schermo arrivano film di tutti i colori. Innanzitutto l’atteso “Assassinio a Venezia”, thriller soprannaturale diretto dal premio Oscar Kenneth Branagh (nel ruolo del protagonista) e basato sul romanzo di Agatha Christie “Poirot e la strage degli innocenti”.

Tra Assassinio a Venezia a In the fire è thriller

Nell’inquietante Venezia del secondo dopoguerra, alla vigilia di Ognissanti, un terrificante mistero vede il ritorno del celebre investigatore. In pensione e in esilio volontario in Laguna, Poirot partecipa con riluttanza a una seduta spiritica dove uno degli ospiti viene assassinato… Nel bel cast anche Kyle Allen, Camille Cottin, Jamie Dornan, Tina Fey, Jude Hill. E, ancora, Ali Khan, Emma Laird, Kelly Reilly, Riccardo Scamarcio (efficiente body guard di Poirot) e Michelle Yeoh.

Per restare in tema thriller (ma supernatural in costume), ecco In the fire di Conor Allyn, con il ritorno al cinema di Amber Heard che nel film è Grace. Una psichiatra americana chiamata a risolvere il caso di un bambino disturbato e forse posseduto sul finire del 1800 in Colombia quando la psicanalisi non era ancora considerata una scienza, ma tutti preferivano credere nel maligno. Durante il viaggio la donna verrà messa a dura prova per salvare il bambino e la sua famiglia, ma anche se stessa. Completano il cast: Eduardo Noriega, Lorenzo McGovern Zaini e Luca Calvani.

Tempesta, un cavallo per amico

Per tutta la famiglia, arriva sul grande schermo l’avvincente storia di Christiane Duguayn: Il mio amico Tempesta. Nata nelle scuderie dei suoi genitori, Zoe (l’attrice, regista e cantante francese Mélanie Laurent, qui protagonista) è cresciuta circondata da cavalli e sogna da sempre di diventare una fantina. Tempesta, una puledra che conosce dalla nascita, diventa il suo alter ego. Fino a una notte di bufera, quando Tempesta, in preda al panico, cade su Zoe…

Le relazioni tra i personaggi e i cavalli sono molto naturali…

«Per me la cosa più importante era mostrare il mondo in cui si svolge la storia, dove c’è il massimo rispetto per gli animali. Il cavallo – spiega Christiane Duguayn – viene allevato con uno spirito di competizione, gli piace correre. Possiamo notare che le interazioni tra gli esseri umani e i cavalli possono essere benefiche e hanno virtù calmanti e spirituali. I cavalli comunicano con noi a modo loro, al di là del linguaggio verbale. Questo processo, rappresentato da Sebastien (interpretato da Kacey Mottet Klein), ha un ruolo nella rinascita di Zoe e nel suo percorso di resilienza.

Ne Il mio amico Tempesta si affronta il tema della “diversità” attraverso i personaggi di Sebastien, che si intuisce avere problemi legati all’autismo, e di Zoe che perde l’uso delle gambe.

«Si tratta di persone un po’ ai margini della società che, nonostante le loro disabilità, riescono a farsi strada grazie alla loro resilienza, alla loro passione comune – continua Christiane Duguayn, regista del toccante filme al fatto di avere un nucleo familiare molto potente, il cui amore, lealtà e sostegno indissolubili non potranno mai essere messi in discussione. Non c’è bisogno di spiegare la condizione di Sebastien. Probabilmente soffre di Asperger o di una leggera forma di autismo. Mi ha commosso molto The Specials, che è stato il mio punto di riferimento sull’argomento, e ho incontrato il comportamentista che ha fatto da consulente per il film di Olivier Nakache ed Eric Toledano, affinché gli atteggiamenti di Sebastien fossero il più autentici possibile. Ci sono momenti in cui si blocca e altri in cui è profondamente felice, proprio come voi e me. Queste persone ci mostrano che il percorso della vita è fragile se non si è strutturati da una spina dorsale emotiva solida e ben ancorata».

14 Settembre 2023 ( modificato il 13 Settembre 2023 | 13:38 )
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