Russia
4:29 pm, 26 Giugno 23 calendario

Prigozhin ricompare dal nulla a Minsk e in un video

Di: Redazione Metronews
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Il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, sarebbe stato avvistato al Green city hotel di Minsk. Lo scrive il Kyiv Post, citando media bielorussi.
Non si avevano più notizie di Progozhin da quando aveva lasciato Rostov sabato sera in automobile, subito dopo l’annuncio dell’accordo con il quale rinunciava a marciare su Mosca. Secondo quanto era stato reso noto sull’intesa, il capo della Wagner avrebbe dovuto recarsi in Bielorussia.

In un video annunciata la fine di Wagner

Il fondatore del gruppo Wagner ha diffuso un audio di 11 minuti, in cui ha spiegato le ragioni della rivolta contro le truppe russe lo scorso fine settimana. Nell’audio, riferisce la Bbc, Prigozhin afferma dal primo luglio, ha aggiunto, il gruppo Wagner cesserà di esistere,  nessuno dei suoi uomini aveva accettato di firmare il contratto con il ministero della Difesa russo come ordinato. Da qui, la decisione di marciare contro le truppe russe nella Federazione per combattere l’ingiustizia e salvare il gruppo, non per rovesciare la leadership a Mosca. Questa la ricostruzione del fondatore del gruppo di mercenari. «Non abbiamo mostrato nessuna aggressione ma siamo stati colpiti da missili, ci siamo ritirati per evitare di far correre il sangue di soldati russi», ha aggiunto Prigozhin, sottolineando che l’occupazione di Rostov-sul-Don e la marcia su Mosca è stata «una masterclass su come doveva essere fatto il 24 febbraio 2022», giorno dell’invasione russa dell’Ucraina. «Nelle città russe, i civili ci hanno accolti con bandiere russe e simboli di Wagner», ha detto Prigozhin, «erano tutti felici quando siamo passati»

Minacciati familiari di  Prigozhin

Intanto sarebbe confermato che a differenza di quanto detto all’inizio l’inchiesta penale contro Prigozhin non è stata chiusa in seguito all’accordo che ha portato il leader di Wagner a fermare la marcia su Mosca.  Kommersant spiega che l’Fsb, i servizi d’intelligence russi, continuano le indagini su Prigozhin per “organizzazione di ammutinamento armato” che erano state aperte venerdì sera. Si tratta di un reato punibile con una condanna fra i 12 e 20 anni di carcere.
Sabato sera, dopo l’accordo raggiunto tramite il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, il Cremlino aveva fatto sapere che le accuse di ammutinamento contro Prigozhin sarebbero cadute. Ma una fonte della sicurezza ha detto a Kommersant che le indagini continuano. Al momento, spiega la fonte, è prematuro decidere sul futuro delle indagini perché è passato troppo poco tempo.  Non solo, secondo il Telegraph che cita fonti dei servizi britannici, i servizi d’intelligence russi hanno minacciato di colpire le famiglie di leader della Wagner prima che il capo del gruppo di mercenari rinunciasse sabato sera a marciare su Mosca. LFsb e il Comitato investigativo avrebbero fatto irruzione nelle sue proprietà, dove sono stati sequestrati beni e fermati i familiari, trattenuti “come ostaggio”. E’ così che il tycoon ha capito di non poter più contare su Vladimir Putin, “un suo vecchio amico, che aveva fiducia in lui” e in qualche modo dipendeva da lui, dalle sue forze sul fronte ucraino. A raccontarlo al dissidente ceceno Abubakar Yabgulbaev è stato uno dei 300 uomini di Ramzan Kadyrov inviati a Mosca venerdì, il giorno prima della ‘Marcia della giustizia” di Prigozhin.

26 Giugno 2023
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