Narni Città Teatro
8:27 am, 18 Giugno 23 calendario
3 minuti di lettura lettura

Daniel Pennac saluta l’alba di Narni

Di: Orietta Cicchinelli
Pennac
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È lo scrittore e prof francese Daniel Pennac, classe 1944, a salutare (sono le 5,30 di una calda domenica) l’alba all’Ala Diruta in questa IV edizione del Narni Città Teatro. Un festival che cresce di anno in anno, sotto la sapiente guida del duo di direttori artistici composto da Davide Sacco e Francesco Montanari.

Pennac a Narni Città Teatro

Il papà di Benjamin Malaussène, capro espiatorio di professione, incanta il pubblico di grandi e piccini come un sapiente pifferaio magico. Con gesti e parole, movenze e mimiche facciali, seppur in francese, con traduzione simultanea e con l’aiuto di un abile attore napoletano (di Pozzuoli), Daniel Pennacchioni fa sorridere e riflettere di brutto.

Sì, perché le sue storie, che siano di animali (come il lupo dello zoo, guercio a un occhio, che va avanti e indietro per quattro mesi e non si dà pace per la morte della sua lupa), che siano di ricchi signori che gettano nell’oceano, per sbaglio, inestimabili gemelli diamantati, o di direttori d’orchestra di felliniana memoria, o annoiati angeli che spalancano le porte del loro personale inferno, personaggi onirici o reali, tutti vanno poi a parare allo stesso punto. Ovvero, a quell’umanità ormai da tempo perduta. Gettata alla deriva come le navi bagnarola dei migranti che muoiono a centinaia, abbandonati nel nostro Mediterraneo: un mare un tempo accogliente, oggi sempre più respingente.

Migranti fuggiti dalla desertificazione delle loro terre o da guerre sanguinose, poco importa. Migranti che abusano di una sola parola, dice Pennac che ha indagato il loro mondo, e questa parola è “pardon”. «Sì, chiedono perdono per qualsiasi cosa – racconta ancora il prof, mentre il sole sorge alle sue spalle e rischiara una Narni da cartolina postale –. Si scusano per essere venuti a disturbare la nostra quiete, per aver chiesto da mangiare o per essere in fila in attesa di un documento che attesti la loro identità di esseri umani».

Possibilità nascoste con Emis Killa e Cammariere

Pennac parla e gesticola, troppo simpatico per essere un francese (nato a Casablanca), riscalda i cuori e poi li trafigge, come nel “gioco del Samurai” con il quale apre scherzosamente la sua performance, insieme alla sua compagnia teatrale a ranghi ridotti. È “Daniele Pennac, all’alba” che un caldo pubblico trasversale saluta con calore. Tutti in fila per stringergli la mano o magari chiedere un autografo o farsi un selfie. Perché Narni città Teatro è anche incontro sulla scia di “Possibilità nascoste”.

E il festival continua per tutta la Domenica con altri piatti forti. Tra gli appuntamenti più attesi: lo spettacolo “Napoleone. La morte di Dio” al Teatro Mannini (ore 17), scritto e diretto da Davide Sacco, con Lino Guanciale protagonista. L’incontro con il rapper Emis Killa moderato da Francesco Montanari (ore 19,30) in Piazza dei Priori. Il concerto per Piano Solo di Sergio Cammariere (ore 20,30) nel suggestivo spazio del Teatrino Viaggiante…

18 Giugno 2023
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