usa 2024
9:55 pm, 19 Aprile 23 calendario

Il complottista No Vax Robert Kennedy, nipote di JFK, si candida presidente

Di: Redazione Metronews
condividi

Robert Kennedy Junior, nipote del presidente americano John Fitzgerald Kennedy, assassinato nel 1963, ha annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali statunitensi del 2024.

Robert Kennedy Junior

«Annuncio la mia candidatura alla nomination democratica», ha affermato il sessantenne, le cui possibilità di successo sono limitate, davanti ai suoi sostenitori a Boston.
Robert Kennedy Junior è il figlio di Robert Kennedy (il fratello di JFK), ex ministro della giustizia democratico e candidato alla presidenza che fu ucciso nel 1968.

Avvocato specializzato in questioni ambientali, è noto dal 2005 per diffondere teorie del complotto sui vaccini, in particolare legando l’autismo a una delle loro sostanze. Tra i presenti al comizio, nello stato del Massachusetts, feudo della famiglia Kennedy, molti indossavano berretti anti-vaccino.

Biden Italia
Joe Biden

Nel suo intervento Kennedy si è impegnato a «porre fine alle divisioni» che corrodono gli Stati Uniti, dicendo finalmente «la verità al popolo americano». Robert Kennedy Junior è uno dei pochi candidati a proporsi ufficialmente nel campo democratico, congelato in attesa della decisione del presidente Joe Biden. A 80 anni, l’attuale inquilino della Casa Bianca afferma di avere «l’intenzione» di candidarsi per un secondo mandato, ma non ha ancora ufficializzato il suo ingresso in campagna elettorale.

Robert e John Kennedy

L’arresto per l’eroina

Terzo di undici figli, Kennedy Jr. aveva appena 9 anni quando lo zio Jfk venne assassinato, e 14 quando la stessa sorte toccò al padre, che aveva vinto le primarie democratiche. Ma portare un cognome così pesante non lo ha frenato dall’oltrepassare la linea rossa che separa le vite di successo da quelle tumultuose: diventato vice procuratore distrettuale di Manhattan nell’83, Kennedy Junior venne arrestato, reo confesso, per possesso di eroina. Condannato a due anni in comunità, il figlio di Bob abbracciò la causa ambientalista, poi divenne sostenitore di Al Gore e Hillary Clinton, attivista democratico a livello locale, statale e federale, ma senza lasciare da parte la carriera di avvocato.

Riuscì a entrare nello studio Morgan & Morgan, uno dei più importanti della costa est e a portare avanti le sue battaglie in difesa di tribù di nativi americani, fonti rinnovabili, percorsi d’acqua. Aveva fatto parte del team legale che nel 2018 aveva fatto ottenere un risarcimento di 289 milioni a Dewayne Lee Johnson, giardiniere di una scuola che aveva accusato la multinazionale di biotecnologie Monsanto di avergli provocato un linfoma attraverso l’uso di un erbicida velenoso.

Le “teorie del complotto” No Vax

Ma la storia dei Kennedy non è mai stata lineare e così è valso per Robert Jr., che dal 2005 aveva cominciato a promuovere teorie complottiste verso i vaccini, ben prima della pandemia da Covid, accusati di provocare l’autismo, e contro i brogli elettorali, nel 2006, ben prima che lo facesse Donald Trump. Le sue posizioni, negli anni, sono diventate sempre più estremiste, fino ad attaccare l’immunologo Anthony Fauci e paragonare i No Vax alle vittime dell’Olocausto. Anzi, Kennedy Jr. aveva dichiarato come i tempi attuali fossero molto più difficili di quelli vissuti da Anna Frank, la ragazzina poi morta in un campo di concentramento dopo essersi nascosta per due anni con la famiglia nell’annesso segreto di una casa di Amsterdam. «Gli ebrei nella Germania nazista – aveva detto l’anno scorso – avevano più libertà degli americani di adesso». Travolto dalle polemiche, si era dovuto scusare pubblicamente.

19 Aprile 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo