Il Boemo di Petr Vaclav con il cast al Farnese

Il Boemo al cinema Farnese di Roma lunedì 27 febbraio ore 21 per una proiezione speciale. Introdurrà il film il regista Petr Vaclav, con le attrici Elena Radonicich e Barbara Ronchi, e il soprano Raffaella Milanesi. Il film ricostruisce le avventure di Josef Mysliveček uno dei compositori più ricercati del Settecento, noto in Italia come il Boemo, conteso da corti e teatri del tempo.
Il Boemo tra Praga e Venezia
Giunto a Venezia da Praga per seguire la sua ambizione, il film racconta la sua scalata verso il successo, e dipinge con dovizia di particolari, un vibrante affresco della società aristocratica della seconda metà del settecento, un mondo in trasformazione che prelude all’imminente era “romantica”.
Scriverà per le grandi voci del suo tempo, viaggerà per Repubbliche e corti del Bel Paese, sarà ispiratore ed amico del giovane Mozart, frequenterà molte donne che lo aiuteranno a fare carriera, ma ne amerà davvero soltanto una, un amore impossibile. Josef è destinato a bruciarsi. La sua musica, a lungo dimenticata, risuona.
A far rivivere le arie di Mysliveček, con esecuzioni filmate e registrate in presa diretta, un parterre di star della lirica tra le più ricercate dell’attuale panorama internazionale: Philipe Jarrousky, Raffaella Milanesi, Emöke Barath, Simona Šaturová, Juan Sancho.
Sinossi del film
Nel 1764, Josef è un giovane compositore boemo, giunto da poco in Italia con l’ambizione di far conoscere la sua musica nelle più fiorenti corti e Repubbliche della penisola. A Venezia conduce una vita precaria mentre cerca di introdursi nei circoli musicali più ricercati del tempo, nonostante il suo cognome, Mysliveček, suoni impronunciabile.
A una festa in maschera incontra una Marchesa libertina di cui presto diventa l’amante. Sarà lei a introdurlo nei raffinati ambienti culturali veneziani, iniziandolo ai piaceri lussuriosi e mondani, esortandolo ad abbandonare la sua educazione provinciale, a favore di un’esistenza edonistica, libera dall’intransigenza religiosa.
Così cambiato, pronto per la scalata alla conquista del successo e delle donne, Josef riceve un incarico importantissimo: scrivere un’opera per la stagione del Teatro San Carlo, il principale teatro d’Europa, interpretata dai più grandi cantanti del suo tempo. In pochi anni, diventerà uno dei compositori più prolifici e ricercati dell’epoca, ma l’incontro con una nobildonna sposata, lo porterà a scoprire l’ardore dell’amore, quello impossibile, e ciò che rappresenterà nell’imminente Era Romantica. Josef è destinato a bruciarsi. La sua caduta sarà epica.
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