alberi monumentali
6:04 pm, 31 Gennaio 23 calendario

Addio alla centenaria Quercia delle Streghe abruzzese

Di: Redazione Metronews
Addio alla Quercia
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Addio alla Quercia delle Streghe di Loreto Aprutino, vicino al passo Cordone, albero monumentale di 500 anni. A provocarne il crollo è stata una devastante carie interna, unita alle condizioni climatiche di questi giorni, con forti raffiche di vento. Era conosciuta come la più grande della provincia di Pescara e tra le più grandi d’Abruzzo per diametro del fusto, 6,40 metri di circonferenza. La Quercia delle Streghe secondo le leggende locali portava questo nome perchè le donne si riunivano intorno all’albero per preparare pozioni magiche. In Abruzzo la pianta con il fusto dalle maggiori dimensioni è il Piantone di Nardò, un castagno monumentale che si trova in località Morrice, nel Comune di Valle Castellana (Teramo) con una circonferenza di 12,03 metri (le misure si riferiscono all’anno 2000).

Addio alla Quercia accogliente

Le colline argillose sono ricche di roverelle che si distinguono per essere gli alberi monumentali dalla chioma più ampia. Pensate che la roverella di Macchie, a Castel Castagna ha un diametro della chioma di 32,80 m, vale a dire occupa uno spazio aereo e sotterraneo di 844,53 mq. Una grande casa. La regione Abruzzo è la seconda regione italiana per quantità di alberi monumentali. La Quercia delle Streghe era nota fin dagli anni ’80, documentata nei primi censimenti forestali degli alberi monumentali. Si racconta che avendo il fusto cavo in tempo di guerra vi si nascondevano il grano e altri generi alimentari, a volte anche i partigiani. La roverella è stata potata dei suoi rami per una parte della sua circonferenza, lasciando solo un enorme ramo. Otto mesi fa era stata effettuata una «valutazione specialistica», che appunto ne aveva autorizzato la potatura. «I proprietari della Quercia delle Streghe, gentilissimi e sempre disponibili, hanno custodito fino all’ultimo questa creatura – ha ricordato Alberto Colazilli, presidente del Coordinamento nazionale Alberi e Paesaggio – l’hanno tutelata, valorizzata, hanno cercato tutte le soluzioni per salvarla. Ma non è bastato».

31 Gennaio 2023
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