maturità 2023
7:40 pm, 26 Gennaio 23 calendario

Latino al Classico per la seconda prova scritta della Maturità. Ecco le materie

Di: Redazione Metronews
Latino
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Latino al liceo classico, matematica al liceo scientifico, economia aziendale per gli Istituti tecnici del settore economico indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing”, progettazione, costruzioni e impianti per l’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio”.

Sono queste alcune delle discipline scelte per la seconda prova scritta della maturità 2023 in base al decreto firmato dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Dopo tre anni scolastici in cui l’esame di Stato ha visto rilevanti modifiche dovute all’emergenza epidemiologica, l’esame conclusivo del secondo ciclo d’istruzione quest’anno torna a svolgersi secondo la struttura definita dal decreto legislativo 62 del 2017, ovvero: una prima prova scritta di italiano, comune a tutti gli indirizzi di studio, che si svolgerà dalle 8.30 di mercoledì 21 giugno 2023; una seconda prova scritta, riguardante le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio (per i professionali delineati dal dlgs. n. 61/2017, che quest’anno giungono per la prima volta all’esame di Stato, la seconda prova scritta non riguarda più specifiche discipline ma le competenze in uscita e i nuclei tematici fondamentali di indirizzo alle stesse correlati).

Latino e matematica

Seguirà il colloquio, che ha l’obiettivo di «accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale della studentessa e dello studente». Nel corso del colloquio, il candidato espone anche le esperienze svolte nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto) e le competenze acquisite nell’ambito dell’educazione civica. Le Commissioni d’esame sono composte da un presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni all’istituzione scolastica.

È prevista una terza prova scritta in alcuni indirizzi di studio (sezioni EsaBac, EsaBac techno, sezioni con opzione internazionale, scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e scuole con lingua d’insegnamento slovena e bilingui sloveno/italiano del Friuli-Venezia Giulia). Per conoscere le discipline oggetto della seconda prova e quelle affidate ai commissari esterni è disponibile un apposito motore di ricerca.

Gli sudenti: “Così non va, serve una Maturità diversa”

La pubblicazione delle linee guida dell’esame di Stato di quest’anno ha visto fin da subito la protesta dell’Unione degli Studenti, che richiede una maturità diversa e immaginata con le organizzazioni studentesche.

«Questa modalità di esame non tiene conto dell’eredità che ci ha lasciato la pandemia ed è concentrata su una valutazione serrata e meccanica, che tiene conto più dei risultati delle singole prove che del percorso scolastico e formativo svolto nel corso degli anni – esordisce Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti – inoltre non tiene conto della necessità di ripensare un nuovo esame di Stato che possa essere un momento realmente formativo e in cui lo studente possa esercitare il suo pensiero critico, innanzitutto attraverso l’inserimento di una tesina multidisciplinare». «Nonostante avessimo già da tempo presentato al ministro Valditara la nostra proposta di maturità per quest’anno, il ministro ha deciso di proseguire per conto proprio, pubblicando un esame costruito senza interloquire con le organizzazioni studentesche – continua Alice Beccari, dell’esecutivo nazionale dell’Unione Degli Studenti – vogliamo un esame che dia risalto alla capacità critica e all’emancipazione degli studenti e che non sia puramente nozionistico e svolto con metodi frontali, fino a quel momento continueremo a mobilitarci», aggiunge.

«Dal 10 al 12 febbraio ci troveremo a Roma per l’assemblea nazionale sulla rappresentanza e la partecipazione, per immaginare una proposta di riforma della rappresentanza studentesca che renda la componente studentesca realmente protagonista del proprio presente e del proprio futuro – annuncia ancora Bianca Chiesa – pretendiamo che le studentesse e gli studenti d’ora in poi siano protagonisti dei processi decisionali che riguardano le loro scuole. Non accettiamo più di subire decisioni passivamente: richiediamo l’immediata convocazione del Forum delle associazioni studentesche e che il ministro si presenti all’assemblea nazionale per ascoltare le nostre proposte», conclude.

26 Gennaio 2023
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