caro benzina
9:28 am, 12 Gennaio 23 calendario

Caro benzina e accise, i benzinai vanno allo sciopero

Di: Sergio Raffo
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I benzinai hanno deciso per lo sciopero il 25 e 26 gennaio.

Benzinai allo stop: “Ondata di fango”

“Per porre fine a questa ondata di fango contro una categoria di onesti lavoratori e cercare di ristabilire la verità, le associazioni dei gestori, unitariamente, hanno assunto la decisione di proclamare lo stato di agitazione della categoria, su tutta la rete; di avviare una campagna di controinformazione sugli impianti e proclamare, per le giornate del 25 e 26 gennaio 2023, una prima azione di sciopero, con presidio sotto Montecitorio”.

Governo in difesa

«Quando si parla di speculazioni sul prezzo della benzina naturalmente non si parla del povero gestore, che ha un introito minimo dalle vendite perchè si parla di pochi centesimi al litro. Noi parliamo delle speculazioni internazionali sul prezzo del gas e della benzina che è evidente». Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, a Radio anch’io, commentando lo sciopero indetto dai benzinai. «La speculazione è legata al prezzo generale della benzina e del gas», «noi cerchiamo di aiutare il consulmatorer con scelte di trasparenza, non ce l’abbiamo sicuramente con chi fa un lavoro duro guadagnando pochi denaro. Fortunatamente il prezzo alla pompa è in linea con quelli dell’anno scorso».

Quanto all’opposizione «dovrebbero spiegare come finanzierebbero quello che ci chiedono». «Abbiamo ereditato un’economia di guerra», investendo in aiuti sulle bollette e aiutando sul fronte sociale, «in questo momento abbiamo pensato fosse più utile aiutare le fasce più deboli» ha spiegato Ciriani.

«Non c’è nessuna ondata di fango nei confronti dei titolari delle pompe di benzina e del settore in generale, anzi domani alle 11.30 il governo in una delegazione che sarà composta dai ministri Giorgetti, Urso e me incontrerà i sindacati del settore per ascoltare le loro ragioni e confrontarle con le misure che il Governo intende adottare e ha adottato nell’ultimo consiglio dei ministri», ha detto il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Alfredo Mantovano, rispondendo alle domande dei cronisti.

Ue: “Taglio accise aiuto a fonti fossili”

Il taglio delle accise sui carburanti per l’Ue fa parte dei sussidi alle fonti fossili che, per perseguire gli obiettivi climatici, devono essere eliminati nel tempo. E’ quanto emerge, tra l’altro, in una decisione del Parlamento europeo e del Consiglio del 6 aprile del 2022 relativa a un programma generale di azione dell’Unione per l’ambiente fino al 2030. Nel provvedimento si scrive di «rafforzare gli incentivi a favore dell’ambiente nonchè eliminare gradualmente e senza ritardo i sussidi nocivi per l’ambiente, in particolare i sussidi per i combustibili fossili, a livello dell’Unione, nazionale, regionale e locale, in particolare mediante diverse azioni.


Tra queste: a) un quadro vincolante dell’Unione per monitorare e riferire in merito ai progressi compiuti dagli Stati membri nell’eliminazione graduale dei sussidi per i combustibili fossili sulla base di una metodologia concordata b) la fissazione di un termine per l’eliminazione graduale dei sussidi per i combustibili fossili, in linea con l’ambizione di limitare il riscaldamento globale a 1,5 C c) una metodologia che sia elaborata dalla Commissione, in consultazione con gli Stati membri, entro il 2023, per
individuare altri sussidi nocivi per l’ambiente; sulla base di tale metodologia, gli Stati membri individuano altri sussidi nocivi per l’ambiente e riferiscono periodicamente alla Commissione in merito ad essi, consentendo a quest’ultima di presentare una relazione sul livello e sul tipo di sussidio nell’Unione e sui progressi compiuti nella loro graduale eliminazione.

12 Gennaio 2023 ( modificato il 1 Marzo 2024 | 19:07 )
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