addio vialli
11:56 am, 6 Gennaio 23 calendario

Con Mancini un abbraccio nella storia

Di: Redazione Metronews
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Il suo abbraccio con Mancini dopo il trionfo dell’Italia a Wembley all’ultimo europeo resterà indimenticabile.

Con Mancini un abbraccio che entrerà nella storia

Un abbraccio che fa tremare i cuori degli appassionati di un calcio turbato in poche settimane dalla scomparsa di Sinisa Mihajlovic, arresosi a una forma aggressiva di leucemia il 16 dicembre scorso, e dalla morte il 29 dicembre del mito del calcio mondiale Pelè, O Rei, a 82 anni.

Vialli con Mancini

Vialli e la malattia

Come Mihajlovic, Vialli ha sempre affrontato a viso aperto la sua malattia: «Al termine di una lunga e difficoltosa trattativa con il mio meraviglioso team di oncologi – aveva dichiarato poche settimane fa – ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri. L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio».

“Io ho paura di morire, però…”

Ad Alessandro Cattelan che lo aveva intervistato lo scorso marzo, Vialli si era lasciato andare ad alcune confessioni: «Io ho paura di morire. Non so quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall’altra parte. Ma in un certo senso sono anche eccitato dal poterlo scoprire. Mi rendo anche conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita». Ecco, quell’abbraccio misto a lacrime con il suo amico di sempre nonchè compagno di campo, il ct Roberto Mancini, a suggellare il successo della Nazionale agli ultimi Europei, è stato uno di quei momenti di un’intensità commovente, per cui davvero vale la pena vivere.

6 Gennaio 2023
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