Spalletti: «Siamo forti, puntiamo in alto»

Un mazzo di rose per ricordare «Mahsa Amini e Hadith Najaf», le due ragazze uccise dalla violenta repressione del governo in Iran. Ha voluto iniziare così, oggi, Luciano Spalletti la conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Torino. Uno Spalletti che non ha nascosto di mirare col suo Napoli molto in alto: «Siamo una squadra giovane, ma ambiziosa, i più giovani vogliono diventare dei campioncini e la società è stata molto brava», ha detto. «Noi vogliamo essere in lotta fino in fondo per il campionato, c’è un’alta classifica affollata con squadre forti che stanno producendo un buon calcio. Noi ci siamo adattati bene, stiamo portando avanti il ​​nostro discorso e c’è da continuare con questo atteggiamento», ha aggiunto il tecnico azzurro tornando sull’importanza della vittoria in casa del Milan.

«Nonostante nazionali e viaggi, siamo pronti per la partita», ha risposto a chi chiedeva degli effetti delle nazionali sui giocatori. «Quando i nostri vanno in nazionale, li seguiamo giorno per giorno. Non abbiamo avuto infortuni e s’è dato seguito al lavoro. Poi sulla possibilità di allenarsi insieme noi abbiamo a fuoco il nostro discorso e basta poco per richiamarlo. Stamattina li ho visti tutti molto presenti con la testa», ha aggiunto il tecnico azzurro.

Sul match col Torino Spalletti è stato chiaro: «Conosciamo il Torino. Sanno interpretare bene le varie gare e hanno un allenatore che lavora bene. Dovremo essere più bravi di loro: sarà una gara difficile ma noi la vogliamo andare a vincere». Circa la formazione, il mister ha anticipato che Raspadori e Simeone «giocheranno tutti e due. Poi si vedrà se uno titolare per 65 minuti e un altro per 35, perché ormai le gare durano 100 minuti. In più può essere anche che quello che gioca meno risulti più decisivo dell’altro. I calciatori, con le cinque sostituzioni, vanno un po’ “usati”. Rigiochiamo martedì. Abbiamo due giocatori per l’attacco in questa fase e li useremo entrambi. Lo stesso discorso vale per Lozano e Politano. Non ci sono titolari e riserve».