Putin sfida tutti con l’annessione dei territori ucraini: “Nostri per sempre”

La sfida di Putin al mondo è totale: “Voglio che mi sentano a Kiev, che mi sentano in Occidente: le persone che vivono nel Lugansk, nel Donetsk, a Kherson e Zaporizhzhia diventano nostri cittadini per sempre”, ha detto il presidente russo durante la cerimonia di annessione alla Russia delle quattro regioni ucraine. “Difenderemo la nostra terra con tutti i mezzi a nostra disposizione”.

Nei territori dell’Ucraina si è appena tenuto un referendum bollato da Kiev e dalla comunità internazionale come una farsa. Secondo Putin invece “il popolo ha fatto la sua scelta, una scelta netta”.

Il Cremlino e l’annessione: “Attacchi saranno aggressione alla Russia”

Mosca, in quella che rischia di essere una ulteriore escalation del conflitto, aveva già assicurato che difenderà la sua sovranità, compresa la Crimea e i nuovi territori che Putin annette alla Federazione.

La Russia considererà gli attacchi ai suoi nuovi territori come un atto di aggressione nei suoi confronti, afferma il Cremlino, citato dalla Tass. “L’intero territorio della Repubblica Popolare di Donetsk verrà liberato entro i confini del 2014”, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

«Alcuni politici americani resteranno delusi se pensano che la nostra disponibilità a difendere il nostro territorio non si applichi alla Crimea o ai territori che potrebbero diventare parte della Russia sulla base di una libera espressione della volontà popolare», aveva in precedenza avvertito l’ambasciatore russo negli Usa, Anatoly Antonov. «Non stiamo minacciando nessuno, ma confermiamo che, come ha affermato il presidente Putin il 21 settembre, la Russia è pronta a difendere la sua sovranità, integrità territoriale e il suo popolo con tutti i sistemi d’arma a disposizione».

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha convocato, per oggi una riunione urgente del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale nelle stesse ore della cerimonia annunciata a Mosca.

Usa e Ue: “Non accetteremo mai annessione dei territori ucraini occupati”

«Non accettiamo i referendum farsa e non accetteremo mai nessuna annessione dei territori ucraini occupati. Abbiamo già annunciato il nuovo pacchetto di sanzioni a causa di questi referendum». Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Dana Spinant.

Anche gli Stati Uniti “non riconosceranno mai le rivendicazioni territoriali della Russia sul territorio sovrano dell’Ucraina”. Lo ha dichiarato il presidente americano Joe Biden parlando di “farsa assoluta” in merito ai referendum che si sono svolti in quattro regioni dell’Ucraina per chiedere l’annessione alla Russia. “I risultati sono stati orchestrati a Mosca”, ha aggiunto.

Come in Crimea

La formalizzazione riguarda le regioni ucraine orientali di Donetsk e Lugansk (Donbass) e meridionali di Kherson e Zaporizhzhia, dove si sono svolti i «referendum». Durante le cerimonia prevista al Cremlino, il presidente Vladimir Putin «pronuncerà un discorso corposo», ha anticipato il portavoce Dmitri Peskov. Il traffico sarà bloccato in un’ampia parte di Mosca, e ci sarà un concerto sulla piazza Rossa. Anche lo stesso Putin, secondo i media russi, potrebbe farsi vedere. Le autorità russe che sono state incaricate di amministrare le regioni in questione sono già giunti a Mosca per partecipare all’evento.

La Russia sta seguendo lo stesso percorso dell’annessione della Crimea nel 2014: anche in quella occasione Putin aveva parlato in modo solenne dal Cremlino. Ma il discorso di domani, ha spiegato Peskov, «non è quello rivolto all’Assemblea federale. E’ molto importante non confonderli. Si tratta di un formato diverso». Quanto agli incontri con i responsabili amministrativi delle cosiddette Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk e con quelli delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, «naturalmente si svolgeranno a margine della cerimonia».