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9:52 pm, 22 Settembre 22 calendario

Ue, von der Leyen: “Se in Italia va male? Abbiamo gli strumenti…”

Di: Redazione Metronews
Ursula von der Leyen
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«Vedremo l’esito delle elezioni» in Italia. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, rispondendo a una domanda sul futuro dello Stato di diritto in Italia dopo le elezioni di domenica, durante un evento all’Università di Princeton negli Stati Uniti.

Con un avviso però che prende spunto da quanto sta accadendo con Ungheria e Polonia: «Se le cose vanno in una situazione difficile – ho parlato di Ungheria e Polonia – abbiamo gli strumenti. Se le cose vanno nella giusta direzione… E le persone, a cui un governo è tenuto a rispondere, giocano un ruolo importante».

von der Leyen: “La democrazia ha bisogno di tutti”

«La democrazia ha bisogno di tutti voi, è un costante lavoro in corso, non finisce mai. Non è mai al sicuro. Non si mette in una scatola e si tiene. E’ questione di come la gente protegge la democrazia. Vedremo l’esito delle elezioni, abbiamo appena avuto delle elezioni anche in Svezia», ha spiegato. «Il mio approccio è che qualsiasi governo democratico vuole lavorare con noi, lavoreremo insieme. Ed è interessante vedere come lavora il Consiglio europeo», ha raccontato agli accademici di Princeton. «Ci sono tante dinamiche nel gruppo tra pari. Non sei solo un Paese che dice voglio questo, voglio quello. Ma sei al Consiglio europeo e realizzi che il tuo futuro e il tuo benessere dipende anche dagli altri ventisei. E’ il bello delle democrazia. A volte siamo lenti, parliamo tanto, lo so. Ma la democrazia è anche questo», ha aggiunto.

La Polonia, l’Ungheria e i fondi del Pnrr

Nel suo intervento von der Leyen aveva parlato degli strumenti utilizzati contro la Polonia – il blocco dei fondi del Pnrr – e contro l’Ungheria, il blocco dei fondi di Coesione con il meccanismo di condizionalità allo Stato di diritto, appunto per la tutela dello stato di diritto. «La Commissione è il guardiano dei Tratti. Li deve proteggere e difendere e ha gli strumenti legali per farlo», ha detto la leader Ue.

«Il governo polacco non vuole cambiare le leggi nel modo in cui abbiamo stabilito nel contratto del Pnrr per ripristinare l’indipendenza dei giudici. Perciò non possiamo erogare i fondi».  «Next Generation Eu è un contratto tra gli Stati membri e la Commissione. Funziona così: se fai queste riforme, avrai questi soldi dalla tua tranche. E il contratto con la Polonia prevede la legge per garantire l’indipendenza dei giudici che attualmente nel Paese non più garantita», ha spiegato.

22 Settembre 2022 ( modificato il 23 Settembre 2022 | 0:04 )
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