Cinema
11:00 pm, 24 Agosto 22 calendario
3 minuti di lettura lettura

Crimes of the future dove la chirurgia è il nuovo sesso

Di: Orietta Cicchinelli
Crimes of the Future
condividi

Sconvolgente, estremo, viscerale “Crimes of the future” by David Cronenberg appena sbarcato nelle sale. Nel suo ultimo film, il regista canadese torna a esplorare l’evoluzione (?) dell’uomo e del pianeta in relazione alla tecnologia. E immagina un futuro dove la chirurgia estetica rappresenta il nuovo sesso. Una visione fuori dagli schemi, un film di fantascienza spiazzante che racchiude i temi della filmografia dell’autore canadese.

Crimes of the future con Viggo Mortensen

Presentato a Cannes, “Crimes of the future” segna l’atteso ritorno sul grande schermo del visionario cineasta canadese dopo 8 anni di assenza. Tra i registi più amati dagli appassionati di horror e thriller, Cronenberg (dopo La promessa dell’assassino, A History of Violence e A Dangerous Method) sceglie ancora l’ottimo Viggo Mortensen come protagonista. Il film, che prende il titolo dal suo precedente lungometraggio del 1970 senza esserne il remake, segna il ritorno del regista al genere del body horror, mostrato in Shivers, Rabid, The Brood e La mosca.

La chirurgia estetica al centro

La storia si svolge in un futuro imprecisato. I disastrosi effetti dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici modifica il corpo degli esseri umani, ora in grado di attuare continue mutazioni. L’ex chirurga Caprice (Léa Seydoux) sfrutta la capacità del compagno Saul Tenser (Viggo Mortensen) di sviluppare nuovi organi per realizzare performance artistiche di rimozione chirurgica, in cui la coppia mostra la metamorfosi interna dell’uomo. Spettacoli d’avanguardia che attirano l’attenzione di Timlin (Kristen Stewart), investigatrice del Registro Nazionale degli Organi, ma anche di un gruppo sovversivo che vuole portare l’umanità al prossimo stadio evolutivo. Ori. Cic.

24 Agosto 2022
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo