Piacenza
2:56 pm, 23 Agosto 22 calendario

Video dello stupro, la vittima disperata: «Io riconosciuta». I pm indagano

Di: Redazione Metronews
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La Procura di Piacenza indaga a carico di ignoti sulla diffusione del video dello stupro di domenica sera  su siti, testate giornalistiche e sul profilo Facebook di Giorgia Meloni.  Il reato ipotizzato è “diffusione senza consenso di materiale riproducente  atti sessuali”. «Sono disperata, sono stata riconosciuta per colpa di quelle immagini» ha detto lunedì la vittima agli inquirenti che l’hanno sentita per ricostruire l’accaduto.   La donna di origine ucraina vive e lavora in Italia da molti anni. Sulla diffusione delle immagini ha aperto un’istruttoria anche il Garante della privacy.

 

Il filmato della violenza, per la quale è stato arrestato in fragrante un richiedente asilo della Nuova Guinea, è stato girato da un cittadino, che ha anche chiamato i soccorsi, ma che ora potrebbe finire nei guai: il suo cellulare è stato infatti sequestrato. Il video  è finito rapidamente in rete provocando uno scontro tra la leader di Fratelli d’Italia e il segretario del Pd, Enrico Letta che ha definito “indecente” la pubblicazione sul social della rivale. «Mi vergogno francamente di leader che usano uno stupro per attaccare me» aveva ribattuto lei. Anche Emma Bonino, candidata sul fronte opposto, era intervenuta per sottolineare come a scandalizzarla non fosse il video ma lo stupro. Inquirenti e garante evidentemente non sono della stessa opinione.

Il video nel frattempo è stato rimosso dal profilo di Meloni. L’articolo 734 bis del codice penale ipotizza un reato a carico di chi «porta a conoscenza di un numero indeterminato di persone le generalità o l’immagine della vittima, senza il suo consenso, attraverso modalità che comunque consentano di poter risalire alla persona offesa» da atti di violenza sessuale.

Convalidato il fermo dell’aggressore

Ha un permesso di soggiorno per motivi umanitari dal maggio del 2014 il 27enne originario della Guinea arrestato per la violenza sessuale che si è difeso dicendo che lui avrebbe solo cercato di aiutare a rialzarsi la donna caduta per terra. Il gip ha convalidato il fermo. L’uomo, sbarcato in Sicilia nel gennaio 2014, in un primo periodo ha abitato a Gorizia e in Friuli Venezia Giulia ha presentato richiesta di asilo che è stata approvata nel maggio dello stesso anno dalla commissione territoriale di Trieste. Nel luglio del 2014 il 27enne ha chiesto il permesso di soggiorno per motivi umanitari alla Questura di Reggio Emilia, dove risiede attualmente. Permesso poi rinnovato nel 2015 e nel 2017. Nel giugno scorso, invece, la Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale ha respinto la richiesta di rinnovo avanzata dall’uomo. Decisione che è stata notificata al 27enne dopo il suo arresto

A Bologna un altro stupro

Nel frattempo in Emilia Romagna un’altra violenza sessuale.  La polizia di Bologna ha arrestato un giovane di origine marocchina con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazza finlandese di 22 anni. I fatti risalgono a sabato notte e sono avvenuti in zona universitaria. Gli agenti della squadra Mobile sono intervenuti in seguito a una serie di segnalazioni arrivate al 113 da parte di cittadini che riferivano di una ragazza in difficoltà in via Indipendenza, attorno a cui si erano radunati alcuni uomini. La 22enne avrebbe subito attenzioni sessuali mentre era in stato di incoscienza, seduta a terra, all’altezza di Largo Respighi, apparentemente priva di sensi. Il giovane cittadino del Marocco avrebbe approfittato della situazione per molestarla. I poliziotti hanno trovato la ragazza riversa a terra, apparentemente priva di sensi. E’ stata soccorsa e portata in ospedale dal 118, allertato dagli agenti. Il giovane è stato fermato dopo un vano tentativo di fuga. Tramite la visione delle telecamere della zona, inoltre, sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza nei suoi confronti ed è stato arrestato per il reato di violenza sessuale e, secondo quanto disposto dalla Procura di Bologna, trasferito in carcere.

23 Agosto 2022
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