stress e lavoro
2:19 pm, 15 Giugno 22 calendario

Troppo stress sul lavoro per la metà degli italiani

Di: Redazione Metronews
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La metà dei lavoratori italiani (50%) afferma di sentirsi sotto stress al lavoro almeno una volta alla settimana, rispetto al 43% di prima della pandemia. E uno su cinque (20%) accusa stress ogni giorno.

Sono solo alcune delle tendenze che emergono da People at work 2022: a global workforce view l’annuale survey redatta da Adp Research Institute.  multinazionale americana leader nell’human capital management e presente in Italia tramite Adp Italia. L’indagine si è svolta su circa 33.000 lavoratori in 17 paesi, di cui circa 2000 in Italia.

Troppo stress

Per chi soffre di stress, la causa più comune è l’aumento delle responsabilità in seguito alla pandemia (23%), un elemento che contribuisce anche enormemente all’insoddisfazione lavorativa, nonché la lunghezza della giornata lavorativa (23%) e le preoccupazioni per la sicurezza lavorativa (22%). Ma la pandemia ha provocato anche altre conseguenze: ad esempio, un dipendente su dieci (10%) si è sentito stressato per la necessità di dover essere vaccinato per poter accedere al luogo di lavoro.

Prestazioni lavorative

Inoltre, Il 67% crede che la salute mentale abbia ripercussioni sulle proprie prestazioni lavorative. Molti datori di lavoro sono consapevoli dei rischi e stanno facendo del loro meglio per trovare nuovi modi per promuovere la salute mentale della forza lavoro. Circa la metà dei lavoratori (47%) dichiara di essere supportati dai manager su questioni di salute mentale al lavoro. Il 38% afferma invece che il suo datore di lavoro non sta facendo nulla per promuovere una migliore salute mentale al lavoro.

La maggior parte dei datori di lavoro che si danno da fare in questo senso stanno testando una lunga serie di iniziative. Le principali sono: fare il punto della situazione/ comunicare più spesso con i dipendenti (16%), concedere giorni di riposo dedicati al benessere (18%) e offrire pause per la gestione dello stress, come una sala zen, attività per il benessere, lezioni di meditazione o più pause durante la giornata (13%). Altre soluzioni sono appunto il supporto psicologico da parte di professionisti (10%), le attività di team building o volte a conoscere meglio i colleghi (8%) e il diritto di ignorare i messaggi ricevuti al di fuori dell’orario lavorativo (13%).

“Oltre due anni dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19, che ha distrutto molte vecchie certezze, dipendenti e aziende continuano a subirne le profonde conseguenze. Il panorama economico e politico è diventato estremamente complesso a causa dell’aumento dell’inflazione e della recente guerra Russia-Ucraina. Tutti questi elementi insieme creano un pericoloso mix di pressioni a cui le aziende dovranno far fronte ancora per diverso tempo. In questo scenario, lo stato d’animo e le necessità della forza lavoro globale stanno cambiando rapidamente. È fondamentale che i datori di lavoro comprendano i fattori e l’impatto potenziale di questo cambiamento, in modo da poter attrarre e fidelizzare i talenti e rendere le loro attività più solide e resilienti”, spiega Marisa Campagnoli, hr director di Adp Italia.

15 Giugno 2022
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