Al via gli incentivi auto e moto “green”
Gli incentivi auto 2022 sono arrivati. Da oggi entrano in vigore le misure promesse, e più volte rimandate, dal governo per risollevare un mercato ormai fermo. Il problema difficile da risolvere resta quello di produrre tutti i veicoli che servirebbero. La crisi dei semiconduttori e le conseguenze della guerra in Ucraina hanno allungato i tempi di consegna in media oltre l’anno.
Gli incentivi per auto e moto
Uil: “Il Governo ha ascoltato”
Più propensione al green
“Strumento emergenziale per attraversare un periodo difficile”
“Con il via libera agli incentivi diamo una risposta concreta e molto attesa al settore automotive che sta attraversando una profonda sofferenza”, spiegava il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, subito dopo il via libera al Dpcm, confidando nel medio termine: “La misura pluriennale permetterà alle aziende di fare una programmazione industriale sulla via dello sviluppo. Gli incentivi, ne sono convinto, non sono risolutivi per la crisi del settore che deve rinnovarsi profondamente ma rappresentano uno strumento emergenziale per attraversare un periodo difficile. La pandemia prima, la carenza di materie prime e ora la guerra stanno mettendo a dura prova anche questo settore che rappresenta uno dei nostri fiori all’occhiello dell’Italia. È necessario – sottolineava il ministro – ancora più di prima aprire una riflessione sulla doverosa transizione ecologica che deve essere sostenibile, possibile e non lasciare dietro di sé morti e feriti”.
Tutti i tipi di bonus
In particolare, la misura stabilisce che per l’acquisto di nuovi veicoli di categoria M1 nella fascia di emissioni 0-20 g/km (elettriche), con un prezzo fino a 35 mila euro + Iva, è possibile richiedere un contributo di 3 mila euro, a cui potranno aggiungersi ulteriori 2 mila euro se è contestualmente rottamata un’auto omologata in una classe inferiore ad Euro 5. Questa categoria di ecobonus è finanziata con 220 milioni nel 2022, 230 milioni nel 2023 e 245 milioni nel 2024.
Gli incentivi arrivano in un momento in cui il mercato vive una caduta senza fine. I dati di aprile del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili mostrano 97.339 immatricolazioni a fronte delle 145.243 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, con un calo di quasi il 33%. Nei primi quattro mesi il volume delle immatricolazioni ha raggiunto 435.647 unità, circa 160.000 in meno del corrispondente quadrimestre 2021, con una perdita del 26,5%.
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