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3:34 pm, 9 Marzo 22 calendario
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Olimpiadi, nuovo allarme di Malagò sui ritardi

Di: Redazione Metronews
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Le opere delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 sono in ritardo. A lanciare oggi l’ennesimo allarme, il presidente del Coni, Giovanni Malagò durante la conferenza stampa che si è tenuta a San Siro, dopo la Giunta Nazionale svoltosi in mattinata all’Allianz Tower di Milano.  «Lavori per Milano-Cortina? Sta procedendo tutto, ma siamo in ritardo, dobbiamo recuperare il ritardo. Se non ci fosse margine per recuperare il ritardo sarebbe preoccupante. Il tema Covid non ha aiutato ma ci abbiamo messo del nostro», ha detto Malagò. Che ha anche accennato al problema del Palazzetto Santa Giulia, struttura per l’hockey maschile che la società Cts Eventim deve costruire, sul quale pendono ben due ricorsi al Tar: «Sarei poco serio se dicessi che non c’è preoccupazione, così come su ogni lavoro del dossier olimpico. C’è piena fiducia da parte di chi sta seguendo il dossier. Noi verifichiamo e controlliamo, parlo quotidianamente con il sindaco Beppe Sala. Va detto che il Palazzetto non rientra tra le opere che hanno a che fare con l’agenzia visto che è una struttura privata».

A San Siro la cerimonia di apertura delle Olimpiadi

Dal canto suo Sala, ha tranquillizzato: circa gli impianti delle Olimpiadi: «Negli ultimi anni è stato fatto molto, sia nella gestione dei nostri impianti, sia nella gestione di impianti privati, sia nelle convenzioni. C’è molta attenzione», ha detto. «L’opinione pubblica, tutte le volte che si parla di sport, è radicalmente positiva. Sui Giochi non c’è mai stato dibattito a Milano, è sempre stata considerata una cosa buona. È il momento propizio per fare ancora di più, ma c’è stato un cambio di passo negli ultimi anni molto significativo», ha aggiunto. Ma Sala è tornato anche sulla questione San Siro, confermando che ospiterà la cerimonia di apertura. «Mi auguro che il nuovo stadio ci sarà, ma per una questione di tempi e considerando i ricorsi e le richieste di referendum, credo che a questo punto possiamo escludere che si ci sia un nuovo stadio per la cerimonia di apertura».

Ma il sindaco ha anche mandato un messaggio a Inter e Milan: «Se le squadre intendono guardare altre opzioni che non siano San Siro, è nei loro diritti e sarebbe stato un gran peccato. Rimanere con uno stadio vuoto mi preoccupa parecchio, ma quello che devo fare è rispettare le regole e le leggi». «Non me ne voglio lavare le mani», ha concluso Sala, «però quello che dovevo fare, ovvero dichiarare il pubblico interesse, l’ho fatto. Ora il tema è se va fatto questo dibattito pubblico o no. Capisco che i tempi si allunghino, ma con i ricorsi al Tar e il rischio referendum, direi che non cambia molto. Mi preoccupa rimanere con questo stadio vuoto perché non vedo un utilizzo dell’impianto per altri scopi».

9 Marzo 2022
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