Milano-Cortina, Sala rassicura Malagò sui ritardi

GIOCHI INVERNALI – «La costituzione dell’agenzia, la parte pubblica, mentre la Fondazione è il comitato organizzatore degli eventi, è partita 19 mesi dopo il momento in cui abbiamo vinto i Giochi. Non è un problema finanziario, è un problema di mettere a terra i progetti. E ora è una corsa contro il tempo». Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò alla presentazione delle iniziative culturali collegate alle Olimpiadi invernali di Milano e Cortina 2026. «Abbiamo un masterplan che, malgrado strattonature da varie parti, è rimasto praticamente inalterato nel rispetto della credibilità del progetto. Siamo anche molto felici di essere anche finiti nel corridoio del Pnrr ma ora è una corsa contro il tempo», ha aggiunto.

Malagò teme ritardi per Santa Giulia, Sala lo rassicura

Ma le preoccupazioni di Malagò sono anche altre, e riguardano da vicino la città e la giunta di Milano. Per cominciare, lo stadio, dove si svolgerà l’inaugurazione (tutti gli impianti dovranno essere pronti per i “test event” di gennaio 2025): «La cerimonia inaugurale sarà a San Siro, qualsiasi San siro esca, che sia vecchio, nuovo o ristrutturato. Ma non possiamo rischiare ci sia una situazione di cantiere», aveva già detto, aggiungendo che il punto focale è però l’arena di Santa Giulia, il Pala Italia delle gare su ghiaccio (nella foto): «In assoluto, in termini temporali, il problema più significativo del dossier». Su questo, una risposta è giunta ieri dal sindaco Sala. A inizio gennaio convocherà tutte le parti interessate, Coni, gli sviluppatori di Santa Giulia e la società a cui è stato affidato il PalaItalia, chiosando tranquillo: «Su Santa Giulia c’è un ricorso, e del tempo è stato purtroppo un po’ sprecato. Ho sentito Malagò questa mattina al telefono. Oggi ho un po’ l’impressione che sia un telefono senza fili, ognuno parla e ne viene fuori una forma di preoccupazione che, non è che non c’è, ma che va sostanziata e razionalizzata».