edilizia
5:39 pm, 27 Gennaio 22 calendario

Filca Cisl, edilizia in rilancio nel Lazio

Di: Redazione Metronews
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L’edilizia nel Lazio è in fase di rilancio. Il dato medio della massa salari delle casse edili nel Lazio è con il segno positivo del 20% rispetto allo scorso anno. Nella sua relazione al tredicesimo congresso regionale della Filca Cisl, il segretario generale Attilio Vallocchia ha ricordato che dopo 12 anni di crisi (dal 2008 al 2020) che ha portato alla perdita di oltre 50mila posti di lavoro ora il momento è di grande vitalità per tutto il settore.

Edilizia e casse edili

Facendo un raffronto con i dati delle casse edili delle 5 province in riferimento al mese di settembre degli ultimi due anni, vi è stato un incremento occupazionale di 8.134 operai ( 5.261 a Roma, 832 a Rieti, 786 a Latina, 712 a Frosinone e 543 a Viterbo) con un numero di iscritti alle casse edili pari a 58.783 nel settembre 2021. In aumento di 1.380 le imprese attive nel settembre 2021 con 948 nuove imprese a Roma, 123 a Latina, 117 a Rieti, 119 a Frosinone e 73 a Viterbo con un numero di aziende pari a 12.032.
In aumento la massa salari in tutte e 5 le province. Secondo i dati delle Casse edili sono circa 591 milioni le ore lavorate nelle 5 province con un aumento pari a 133,5 milioni con una percentuale in aumento del 20%.

Per la Filca Cisl Lazio, “è altrettanto evidente che questa è l’occasione immancabile per costruire un nuovo modello di riferimento di un settore che dovrà necessariamente rinnovarsi a favore di un lavoro di qualità e sicuro per gli addetti. A fronte di una crescita a doppia cifra del settore e di previsioni rosee anche per i prossimi anni, grazie ai vari bonus, incentivi ed alle stesse risorse del Pnrr destinate ad opere pubbliche ed alla riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, vi sono tutte le condizioni per affrontare le grandi problematiche ed ingiustizie presenti nei cantieri”.

Per il segretario generale della Filca Cisl regionale “serve una terapia d’urto per il nostro settore che è sempre inquinato da un continuo aumento del dumping contrattuale, stimato nel Lazio al 20 %, meccanismo che mette in pericolo l’intero sistema bilaterale. Un altro importante tema è sull’inquadramento degli operai edili; quello delle costruzioni è il settore con il più alto tasso di sotto inquadramento in assoluto. Secondo il fondo pensione Prevedi il 65% degli operai è inquadrato al primo livello”.
“Per questo -continua il sindacato- è importante intervenire per affrontare le grandi criticità ed ingiustizie presenti nei cantieri. Un dato preoccupante è che la fuoriuscita di personale del settore in questi anni, ha generato una perdita di manodopera specializzata. Mancano e non si trovano facilmente operai e tecnici specializzati e questo crea un impoverimento nel sistema impresa. Solo per fare un esempio secondo i dati del centro studi dell’Ance di Viterbo non si trova il 52% degli addetti alle finiture ed il 60% degli operai specializzati. Di fronte a un’urgenza immediata i tempi di formazione di un tecnico specializzato sono lunghi almeno due anni. Ma anche la ricerca di operai generici trova ostacoli”.

Secondo il sindacato di categoria “la patente a punti, soprattutto legata alla storicità degli infortuni ed alla storicità della regolarità’ dell’impresa, rappresenta la vera sfida per il futuro. Se riuscissimo finalmente a creare un sistema premiale, incentivante per i contributi Inail e per l’accesso alle gare pubbliche come punteggio ulteriore ed aggiuntivo per chi applica la normativa contrattuale da sempre e non ha storicamente il verificarsi di infortuni, daremmo un chiaro messaggio di favorire le imprese sane, espellendo dal mercato del lavoro chi non lavora in sicurezza e legalità”.
Per Vallocchia “Oltre alla patente a punti chiediamo l’applicazione del contratto edile a tutti i lavoratori presenti in cantiere , investimenti su formazione ed informazione, l’utilizzo della tecnologia per la prevenzione, maggiori ispezioni e la condivisione della banca dati tra tutti gli organi ispettivi, l’assunzione di ispettori. Servono significativi investimenti su formazione e sicurezza, per rilanciare scuole edili e Cpt e per introdurre sempre più innovazione e sostenibilità. Con una curva cosi in crescita dell’intero comparto, la questione sicurezza deve diventare una priorità diffusa. Va potenziato il ruolo degli Rlst (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale) ai quali va dato più spazio da parte degli imprenditori Va rafforzato e migliorato il corso di primo ingresso di 16 ore per i neoassunti come previsto dal contratto nazionale. Vanno messi a regime protocolli di collaborazione con gli organi ispettivi. Chiediamo inoltre l’applicazione del contratto edile a tutti i lavoratori in cantiere”, spiega ancora.
“Nel Lazio -spiegano dalla Filca- abbiamo tre grandi cementifici: la Buzzi Unicem di Guidonia,la Italcementi di Colleferro, e una realtà più contenuta, la Unicalce di Itri, i quali hanno un’importante responsabilità in chiave di impatto sociale ed economico sui territori e la riconversione degli stabilimenti nell’ambito di sostenibilità ambientale, attraverso l’utilizzo di combustibili a minor impatto ambientale, insieme al minor costo delle materie prime, può e deve rappresentare l’investimento per un’occupazione di qualità ed in sicurezza”. Anna Nicoletti

27 Gennaio 2022 ( modificato il 14 Novembre 2022 | 22:11 )
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