TFF
5:05 pm, 9 Novembre 21 calendario
4 minuti di lettura lettura

Torino Film Festival fa 39 e sarà tutto in presenza

Di: Redazione Metronews
Torino Film Festival
condividi

Il 39° Torino film festival si presenta. Con 181 film (68 mondiali, 14 internazionali e 53 italiane), dal 26 novembre al 4 dicembre, il TFF è il 1° festival al 100% in presenza. «Lavoriamo da un anno a questa edizione. Abbiamo sempre sperato di poter ospitare il pubblico in presenza. Gli incontri sono al centro di un festival nato 39 anni fa». Così il direttore e il presidente del Museo del Cinema, De Gaetano e Ghigo.

Rai Cinema al Torino Film Festival

Rai Cinema partecipa al 39esimo Torino Film Festival con quindici titoli che ha contribuito a produrre, di cui nove lungometraggi e sei film documentari. Quattro film sono di registi esordienti: Il muto di Gallura, opera prima di Matteo Fresi, unico italiano nel Concorso principale del Festival, con una storia ambientata nel mondo arcaico della Sardegna di metà Ottocento. La svolta, di Riccardo Antonaroli, il viaggio di formazione dei due giovani protagonisti, due solitudini che s’incontrano e si scontrano, alle prese con inadeguatezza e frustrazioni.

Tra Mario Sesti e Paolo Briguglia

E ancora Altri padri, di Mario Sesti, giornalista e critico cinematografico con una lunga attività di documentarista alle spalle, al suo primo lungometraggio di finzione, affronta un tema di forte rilevanza sociale come quello delle difficili separazioni nelle coppie con figli. Il film è interpretato da Paolo Briguglia, Chiara Francini, Maria Grazia Cucinotta, Ricky Tognazzi, Pino Calabrese e Antonio Catania.

La notte più lunga dell’anno, di Simone Aleandri, un altro debutto alla regia dopo una lunga esperienza nel documentario, con una storia tutta ambientata nella notte del solstizio d’inverno in una piccola città di provincia nella quale si intrecciano, anche solo per sfiorarsi, quattro vicende personali. Nel cast Ambra Angiolini, Massimo Popolizio e Alessandro Haber.

Da Lavia a Michieletto

Inoltre, i lavori di due artisti fortemente legati alla scena teatrale contemporanea che presentano opere cinematografiche nate proprio dal palcoscenico. Ecco dunque L’uomo dal fiore in bocca, di Gabriele Lavia, la trasposizione sul grande schermo del suo spettacolo teatrale sui testi di alcune delle più celebri Novelle di Luigi Pirandello. Il talento indiscusso e l’esperienza di Gabriele Lavia si sposano e si confrontano con gli effetti visivi più all’avanguardia. Questo in un originale mélange che fonde tradizione e innovazione. Gianni Schicchi di Damiano Michieletto, l’opera di Giacomo Puccini diventa cinema. Uno dei rappresentanti più interessanti della giovane generazione di registi gira in presa diretta il suo 1° film musicale. Una sfida affascinante, dove la narrazione teatrale e quella cinematografica si fondono in un perfetto equilibrio di linguaggi, personaggi e scenografie.

9 Novembre 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA