arabia saudita
12:49 pm, 19 Settembre 21 calendario

Il Camel Site in Arabia è più antico delle piramidi

Di: Redazione Metronews
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I cammelli incisi nella roccia rossa che nel 2018 furono scoperti in Arabia Saudita, e finora datati all’epoca della nascita di Cristo, in realtà sono molto più antichi di quanto non si pensasse, addirittura più antichi delle piramidi egizie. La sua posizione nel deserto e la vicinanza alle rotte carovaniere suggeriscono che il Camel Site, come è stato subito ribattezzato il sito archeologico, possa essere un luogo di sosta o di culto. Potrebbe essere stato un luogo di venerazione, visto che il cammello era considerato «un dono del Cielo», un animale sacro. Ma si ipotizza che possa essere anche un «segno di confine» fra proprietà. Non sono stati rinvenuti infatti martelli, picconi o qualsiasi altra prova di insediamenti umani nella zona.

La ricerca sul Camel Site

Adesso una ricerca pubblicata con risalto nel regno mediorientale afferma che la sfilata di cammelli, tutti a grandezza naturale, nella provincia nord-occidentale di al-Jawf, sarebbe più antica delle piramidi di Giza o di Stonehenge. «Sono – sottolinea Maria Guagnin, archeologa presso il Max Planck Institute, fra le esperte che hanno partecipato alla ricerca – assolutamente sbalorditivi e, tenendo presente che li vediamo ora in uno stato pesantemente eroso con molti pannelli caduti, il sito originale deve essere stato assolutamente strabiliante». «Vi erano – prosegue – cammelli ed equidi a grandezza naturale due o tre strati uno sopra l’altro». Gli artisti antichi hanno scolpito le immagini in tre speroni rocciosi, osserva Ewelina Lepionko per Albawaba. Oltre a una dozzina di cammelli, l’opera raffigura due animali che possono essere asini, muli o cavalli.

Oltre 8000 anni fa

La carovana risalirebbe a circa 8mila anni fa, ben oltre i 2mila anni fissati nel 2018 al momento della scoperta. I sauditi possono dunque vantare un sito millenario, che andrà ad arricchire la vetrina di bellezze antiche e sviluppo tecnologico parte del piano di sviluppo «Vision 2030» voluto dal principe ereditario Mohammed bin Salman per affrancare il regno dal petrolio. Inoltre la retrodatazione, e l’immancabile comparazione con le piramidi egizie, hanno anche un certo sapore di rivalsa nella competizione mai proclamata ma sempre praticata con il Cairo per il primato, tra i paesi arabi, di paese più antico. E se le piramidi in fondo appartengono ad una civiltà evolutissima, i cammelli sono l’epitome della cultura beduina che fu culla dell’Islam.
I risultati degli ultimi studi, pubblicati sul Journal of Archaeological Science, suggeriscono insomma che il cosiddetto Camel Site  risale in realtà ad un periodo fra i 7 e gli 8mila anni fa. I ricercatori hanno datato le incisioni attraverso un’analisi chimica e un esame dei segni degli strumenti trovati nel sito.

I cammelli

Alcuni dei cammelli raffigurati nei rilievi hanno colli particolarmente sporgenti e ventri rotondi, caratteristiche tipiche degli animali durante la stagione degli amori. Ciò suggerisce che il sito fosse legato alla fertilità o a un periodo specifico dell’anno. «Le comunità di cacciatori e pastori – conclude Maria Guagnin ad Haaretz – tendono ad essere molto disperse e mobili, ed è importante che si incontrino a intervalli regolari durante l’anno, per scambiare informazioni, sposi e così via. Quindi, qualunque sia il simbolismo delle sculture, questo potrebbe essere stato un luogo in cui riunire l’intera comunità».

19 Settembre 2021
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