4:22 pm, 26 Agosto 21 calendario

Di Maio: «Non spaccio, la droga serviva per curarmi»

Di: Redazione Metronews
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MILANO «Non sono uno spacciatore, la sostanza non era destinata a feste o altro, era per me, ne sono dipendente da molti anni ormai e sto cercando di seguire un programma terapeutico che prevede di “scalare” riducendo mano a mano il consumo». Così oggi ha tentato di difendersi davanti al gip il conduttore tv e attore Ciro Di Maio, arrestato due giorni fa a Milano per essersi fatto inviare un litro di Gbl, liquido conosciuto anche come “droga dello stupro” dall’Olanda, a casa. Una quantità pari a 1400 dosi, da qui l’accusa di spaccio.

Una tesi – quella dell’autoconsumo terapeutico – sostenuta anche dal suo avvocato, Nadia Savoca, la quale ha dichiarato che Di Maio «è seguito da un medico e sta seguendo un percorso terapeutico che prevede l’assunzione in dosi sempre minori». La terapia, ha chiarito l’avvocato, «prescrive l’assunzione di 2 ml ogni 2 ore e comunque fino ad un massimo di 5 dosi giornaliere». Il conduttore, ad ogni modo, «ne stava assumendo di più, perché non sempre riesce a seguire il programma». «È molto provato – ha aggiunto il legale – ha problemi di salute ed è impaurito».

È alla luce di tutto ciò che la difesa ha anche chiesto che a Di Maio – oggi a San Vittore – siano concessi i domiciliari. O, in alternativa, l’obbligo di firma che il 46enne – conduttore di programmi di viaggi sul canale Marcopolo e attore in diverse fiction – aveva già ottenuto dal giudice del processo in corso a suo carico, sempre per detenzione ai fini di spaccio, per un altro ordine di 4 litri di Gbl dalla Cina lo scorso dicembre. Contrario invece il pm Leonardo Lesti, il quale ha chiesto al gip che il conduttore resti in carcere.

26 Agosto 2021
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