emergency
2:20 pm, 13 Agosto 21 calendario

Morto Gino strada, fondatore di Emergency

Di: Redazione Metronews
condividi

E’ morto oggi il fondatore di Emergency Gino Strada. Aveva 73 anni. La notizia del decesso è stata confermata da Emergency. Strada,  al momento del decesso si trovava in Normandia. Secondo quanto si è appreso, soffriva di problemi di cuore.

Emergency, le cure e la guerra

Garantire cure mediche e chirurgiche gratuite e di alta qualità alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà. E’ l’idea base intorno a cui il 15 maggio 1994 nasce Emergency, l’associazione umanitaria fondata da Gino Strada e dalla moglie Teresa Sarti con Carlo Garbagnati e Giulio Cristoffanini, un gruppo di amici cementato da un periodo di volontariato svolto con la Croce Rossa. Quattro anni dopo sarebbe arrivato il riconoscimento di onlus, l’anno dopo ancora quello di Ong.
In tutto questo lungo periodo – segnato anche da una intensa attività di promozione dei valori di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani – Emergency ha lavorato in 18 Paesi curando 11 milioni di persone in Iraq, Afghanistan, Cambogia, Serbia, Eritrea, Sierra Leone, Sudan, Algeria, Angola, Palestina, Nicaragua, Sri Lanka: secondo i dati della stessa organizzazione, oltre il 90% dei feriti nei vari conflitti sparsi per il mondo è un civile.

I medici: “Ha difeso la dignità”

“Cordoglio per l’improvvisa scomparsa del collega Gino Strada. Di lui ricorderemo la generosità, la passione e la competenza con cui ha difeso, sempre e dovunque, la dignità di tutti gli uomini, senza discriminazione alcuna”. Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, commenta la notizia della morte, avvenuta oggi, del fondatore di Emergency.
“Vogliamo ricordarlo con una delle sue frasi più celebri: ‘Se i diritti non sono per tutti si chiamano privilegi’ – aggiunge Anelli -. In queste parole sono racchiusi i principi cardine del nostro Codice deontologico e della missione stessa dei nostri Ordini, cui la Legge affida la garanzia dei diritti dei cittadini: quello alla tutela della salute, all’uguaglianza, e il meta – diritto a vedersi riconosciuti, in quanto persone, i diritti inviolabili dell’uomo”. “È assicurando a tutti gli uomini pari diritti che se ne difende la dignità – conclude Anelli -. È questa la lezione che Gino Strada ci lascia, insieme al monito a non girarci mai dall’altra parte di fronte alle tragedie che, tutti i giorni e in tutti i luoghi, coinvolgono centinaia, migliaia di persone. L’indifferenza verso i diritti negati è un virus peggiore del Covid. Grazie, Gino, per avercelo insegnato”.

13 Agosto 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo