Coronavirus
1:09 pm, 20 Giugno 21 calendario

Italia in bianco, resta il nodo mascherine

Di: Redazione Metronews
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Settimana  di attesa, quella che si apre domani, lunedì 21 giugno, per le decisioni dell’Esecutivo, che ha chiesto un parere al Comitato tecnico scientifico, sull’agognata possibilità di non usare la mascherina di protezione contro il Covid, almeno all’aperto.
ZONA BIANCA. E, sempre domani, scatta la zona bianca in tutta Italia, con la sola eccezione della Valle d’Aosta che resta l’unica regione ancora in zona gialla. Misure e regole anti covid meno restrittive, quindi, saranno valide anche per la Basilicata, la Calabria, la Campania, le Marche, la Toscana, la Sicilia e la provincia autonoma di Bolzano dopo la firma della nuova ordinanza da parte del ministro Speranza. Niente coprifuoco – che sparisce però anche in zona gialla – e nessun limite di presenza ai tavoli dei ristoranti all’aperto. Più nel dettaglio, da domani ci si potrà spostare senza limiti di orario. Bar, ristoranti e le altre attività di ristorazione sono aperti. Sono consentite senza restrizioni anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio, che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Le nuove regole prevedono che in zona bianca all’aperto non ci siano limiti di persone ai tavoli (tra i quali deve esserci comunque il distanziamento di un metro), mentre nei bar e nei ristoranti al chiuso potranno sedere allo stesso tavolo massimo sei persone salvo che siano tutti conviventi. Resta invece il divieto di assembramento e l’obbligo di mascherina, sia all’aperto sia al chiuso.
MASCHERINE. Dopo l’annuncio del premier Mario Draghi,  sabato è stato  il ministro della Salute Roberto Speranza, a chiedere formalmente agli scienziati del Cts un parere ufficiale e definitivo.
Gli esperti si riuniranno già domani (al massimo martedì) per un primo incontro. Sulla fine dell’obbligo di mascherina – per il momento solo negli spazi all’aperto a meno che non ci si trovi in una situazione in cui è impossibile garantire il distanziamento – già ci sono alcune date possibili e si fa sempre più compatto il fronte di chi spinge per inizio luglio, forse il 5, o comunque non più tardi del 12 del prossimo mese. L’ipotesi sarebbe quella di accelerare i tempi della decisione, ma resta anche molta cautela a causa della diffusione delle varianti.
Intanto provvedimenti simili sono stati annunciati già in Spagna (dal 26 giugno) o già in vigore in Francia da giovedì scorso.
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20 Giugno 2021
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