Ora Eriksen sta bene «ma era quasi morto»

CALCIO Christian Eriksen, dal suo letto d’ospedale, ha mandato messaggi di ringraziamento, anche alla chat dell’Inter, come ha detto l’ad Beppe Marotta. Ora, fa sapere la federazione danese, il giocatore «sta bene», le sue condizioni sono «stabili», i primi esami cui è stato sottoposto hanno dato buon esito. Ma, certo, resta oscuro il malore che lo ha fatto crollare sabato al 43’ del match tra Danimarca e Finlandia, che poi ha vinto 1-0. Drammatico il racconto del medico della nazionale, Boesen. Al momento del primo soccorso «sentivo il suo polso, respirava, poi tutto è precipitato e abbiamo dovuto fargli il massaggio cardiaco. Christian se n’era andato, praticamente era morto. Era in arresto cardiaco. Non so come abbiamo fatto a rimetterlo al mondo. Io non sono un cardiologo, non posso scendere nei dettagli». Passata la preoccupazione, restano il sollievo, i dubbi sul futuro della carriera, gli elogi per il “cugino” milanista Kjaer, che ha avuto la prontezza di mettere Eriksen sul fianco e farlo respirare. E discussioni polemiche. Per il ct danese Hjulmand «tutti volevano giocare, lo stesso Eriksen ce lo ha chiesto», ma altri non sono d’accordo. Per l’ex portiere Schmeichel e Michael Laudrup è stato sbagliato riprendere a giocare, anziché rimandare il match a domenica. E la BBC ha chiesto scusa per non aver interrotto la diretta dei drammatici soccorsi.
METRO
© RIPRODUZIONE RISERVATA