Cargo dei veleni a picco Disastro ambientale
SRI JAJAWARSENAPURA KOTTE Le squadre di pulizia, sulle coste (nella foto La Presse) raccolgono tonnellate di plastica bruciata, pesci e tartarughe marine avvelenati dall’acido nitrico lungo le spiagge del paese, colpito dalla più grave catastrofe ecologica della sua storia. Il danno potrebbe essere accresciuto dalla fuoriuscita del carburante. Questo è il risultato – per il momento – dell’affondamento della nave portacontainer MV X-Press Pear innescata dalla fuoriuscita di petrolio: un disastro senza precedenti nel Paese, come hanno dichiarato le autorità locali.
La nave ha bruciato per giorni ed ora è quasi del tutto affondata al largo del porto principale di Colombo, in Sri Lanka. Qui le autorità si preparano allo scenario peggiore, cioè la possibile marea nera sulle coste, innescata dalla fuoriuscita di petrolio dalla nave portacontainer.
Vittima di un incendio durato tredici giorni, la MV X-Press Pearl èora quasi completamente colata a picco, sversando i suoi veleni nel mare incontaminato della zona. Lo Sri Lanka ha chiesto aiuto all’India per proteggere le sue coste: il disastro ecologico è già in corso ma potrebbe essere aggravato da una fuoriuscita di petrolio ed altri veleni: un cocktail micidiale per l’ambiente.
In queste ore il governo di Colombo ha deciso di vietare la pesca a 50 miglia dalla costa. L’equipaggio di 25 marinai e tecnici è stato evacuato in tempo:il ministro della pesca srilankese ha fatto scattare misure d’emergenza per proteggere la laguna di Negombo, sperando di salvare la vita marina non ancora danneggiata.
“E’ un colpo mortale alla nostra industria”, ha dichiarato il leader dei sindacati dei pescatori della regione, Joshua Anthony. “Non possiamo più pescare, il che significa che non possiamo più guadagnarci da vivere”. Sono 5.600 i pescherecci e centinaia i soldati impegnati a ripulire la costa, ma al momento sembra impossibile scongiurare questo terribile disastro.
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