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12:27 pm, 30 Dicembre 20 calendario

Conte: «Sul Recovery Fund dobbiamo accelerare»

Di: Redazione Metronews
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Come governo “abbiamo davanti a noi la prospettiva di fine legislatura”. Lo ha assicurato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso della conferenza stampa di fine anno da Villa Madama. “Non possiamo permetterci di galleggiare”, ha aggiunto il capo del governo, e dunque la cosiddetta verifica di maggioranza va ultimata “in brevissimo tempo”. Di certo, “ognuno è chiamato a prendersi le proprie responsabilità” ha evidenziato Conte. Secondo il leader dell’esecutivo, il governo deve “agire con trasparenza e confrontarsi in modo franco”, e dunque “il passaggio parlamentare è fondamentale”, poi ciascuno “si assumerà le proprie responsabilità”. 
In riferimento al Recovery plan il premier ha spiegato: “Dobbiamo affrettare delle risposte che il Paese attende. Oggi è in approvazione la legge di Bilancio ed il prossimo passaggio urgente è il Recovery plan”. E ha aggiunto: “Proseguono gli incontri con le forze politiche”, ed ora sulla bozza tecnica emersa “bisogna fare una sintesi politica urgente, nei prossimi giorni”. Quanto al Meccanismo europeo di stabilità (Mes), Conte ha ribadito che nel corso dei vertici di maggioranza “si può discutere di tutto”, fermo restando ”che sul Mes sarà il Parlamento a dover decidere se attivarlo o no”. 
In merito alla scuola, il leader dell’esecutivo ha chiarito che “abbiamo approfittato di dicembre per fare un passo avanti ed entrare in una logica di massima flessibilità”. “Abbiamo compreso che il sistema è così integrato che non è possibile alleggerire i flussi”, anche intorno alla scuola, “senza integrare i vari comparti”, ha aggiunto ricordando che sono state scelte “soluzioni flessibili anche fra le diverse scuole, anche differenziando gli orari di ingresso”. Conte ha poi aggiunto: “Auspico che il 7 gennaio le scuole secondarie di secondo grado possano ripartire con una didattica mista ed almeno il 50 per cento in presenza”. Il governo ritiene che “siano state trovate soluzioni efficaci e dunque – ha aggiunto – credo si possa ripartire” 
Secondo il capo dell’esecutivo il Recovery è “un occasione storica” e se non ci affrettiamo “rischiamo di arrivare in ritardo. Vorrei andare in Cdm i primi giorni di gennaio per partire il giorno successivo con il confronto con le parti sociali”. Questo “ci premetterà di arrivare in tempo, a metà febbraio, per presentare il progetto definitivo”, ha concluso. “Abbiamo rafforzato la nostra credibilità in Italia e in Europa e ridato fiducia nella classe politica – ha aggiunto Conte – Non possiamo permetterci di disperdere questo patrimonio”. 
In riferimento alla campagna vaccinale in Italia, il presidente del Consiglio ha annunciato “un piano per 470mila dosi di vaccino a settimana” grazie al quale “entro gennaio arriveremo a circa 2,3 milioni di persone vaccinate in Italia”. Conte ha chiarito che pur volendolo fare quanto prima “cercherò di rispettare le priorità” per quel che riguarda le vaccinazioni anti Covid indicate nel piano elaborate dal governo. Il presidente ha ricordato che “si tratta di un piano vaccinale senza precedenti”. Per il piano vaccini “sono fiducioso che potremo ottenere i primi risultati” ha spiegato il premier “ma non prima aprile”, quando verrà chiusa “la prima fase” arrivando “a circa 10-15 milioni di italiani vaccinati”. In questo contesto, il capo del governo ha ribadito la non obbligatorietà della vaccinazione. “Non valutiamo ed anzi escludiamo una vaccinazione obbligatoria”, ha precisato Conte, per poi aggiungere: “Confidiamo di raggiungere una buona fetta della popolazione anche su base facoltativa”. 
Quanto ai dati epidemiologici relativi alla diffusione del Covid-19 in Italia, Conte ha rimarcato che tra i fattori che hanno contribuito al numero alto di decessi nel nostro Paese “c’è l’età molto alta della popolazione” ed il fatto che “si invecchia male”. A questi fattori, si sommano anche le “abitudini di vita” e il fatto che nel nostro Paese spesso gli anziani vivono con i parenti. 
La conferenza stampa è iniziata con alcuni attimi di raccoglimento in ricordo delle vittime del Covid, e come gesto di solidarietà per i loro parenti.

30 Dicembre 2020
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