MARCHE
2:40 pm, 23 Dicembre 20 calendario

La “Variante inglese” isolata nelle Marche

Di: Redazione Metronews
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ANCONA. Un caso della cosiddetta variante inglese del Covid-19 è stato rilevato a Loreto (Ancona). Una sequenza parziale, secondo quanto anticipa oggi il Corriere Adriatico, è stata individuata dal Laboratorio di Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona: si tratta di una persona che non ha avuto collegamenti diretti con la Gran Bretagna e che si era sottoposta a tampone molecolare nei giorni scorsi perché aveva un forte raffreddore e che ora è in isolamento con la famiglia. «Nel frattempo abbiamo approfondito gli accertamenti – dice  il direttore del Laboratorio Stefano Menzo – e ora sappiamo che si tratta della variante inglese». 
L’equipe del Laboratorio di Virologia è stata tra le prime in Italia a isolare il virus del Covid-19 durante la prima ondata e, ricorda Menzo, più recentemente ne ha isolato altre varianti, le cosiddette spagnole, al centro della seconda ondata pandemica. E sulla maggiore capacità di trasmissione di quella inglese, che ha suscitato l’allarme del governo britannico e di quelli di mezzo mondo, il medico aggiunge: «sappiamo al momento solo quello che ci dicono i colleghi inglesi. Noi abbiamo isolato il virus ora e cominciamo a studiarlo, siamo solo agli inizi». Per altro – fa notare – «la maggiore diffusione potrebbe dipendere anche da altri fattori, ad esempio dai comportamenti delle persone o dall’allentamento di alcune misure», come appunto potrebbe essere successo nel Regno Unito. E comunque «si tratta di una variante che si è diffusa prima tra i giovani, nelle scuole, e quindi ha avuto un volano, un trampolino di lancio notevole».
Per quanto riguarda la vaccinazione anti covid, che ha avuto il via libera dell’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) dopo quello dell’Ema, «la nuova variante non dovrebbe essere tanto diversa da inficiarla», ma anche in questo caso bisogna aspettare ulteriori dati. Intanto il Laboratorio di Virologia di Torrette procederà al suo studio: «cercheremo di capire se gli anticorpi neutralizzanti, che hanno sviluppato i pazienti italiani contro altre varianti del virus, sono efficaci a neutralizzare questa variante».
 

23 Dicembre 2020
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