Coronavirus
12:19 am, 1 Settembre 20 calendario

La mascherina di cotone blocca il virus al 99,9%

Di: Redazione Metronews
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I rivestimenti chirurgici e professionali possono bloccare il passaggio del 100% di goccioline e particelle di grandi dimensioni, ma le mascherine di cotone fatte in casa rappresentano comunque una valida alternativa, impedendo fino al 99,9% delle particelle di diffondersi. Emerge da uno studio, pubblicato sul sito medRxiv.org e condotto dagli esperti del Roslin Institute, presso l’Università di Edimburgo, nel Regno Unito, che hanno confrontato le caratteristiche e l’efficacia delle mascherine chirurgiche e delle maschere monostrato di cotone. “I test – afferma Ignazio Maria Viola, della School of Engineering presso l’Università di Edimburgo – hanno mostrano che una persona in piedi a circa 1,8 metri di distanza da qualcuno senza maschera aveva un rischio fino a mille volte maggiore di inalare goccioline rispetto a chi si trovava a 45 centimetri di distanza e con la maschera sul volto”. Il team sostiene che anche le mascherine di cotone rappresentano una valida alternativa. “Sappiamo che i vari materiali sono efficaci in modi e misure diverse nell’impedire il passaggio di particelle – commenta Ignazio Maria Viola – ma abbiamo notato che anche una semplice copertura di cotone realizzata a mano è in grado di schermare le particelle potenzialmente pericolose quando si parla o si tossisce”.
 Il gruppo di ricerca ha eseguito simulazioni con manichini e con volontari umani, utilizzando l’illuminazione laser per quantificare il numero di goccioline nell’aria e una luce ultravioletta per studiare le goccioline che si sono depositate in superficie. “Quando il manichino indossava una delle due tipologie di mascherine facciali – afferma ancora Maria Viola – meno dello 0,1 percento delle particelle emesse con le simulazioni del parlato e della tosse oltrepassava il dispositivo di protezione individuale. Senza maschera, il parlato e la tosse dei partecipanti hanno generato migliaia di aerosol liberi in grado di viaggiare nell’aria”. Secondo i risultati, le mascherine chirurgiche sarebbero in grado di filtrare la totalità delle particelle emesse, ma lo studio ha analizzato solo le goccioline respiratorie di grandi dimensioni e non gli aerosol, che misurano meno di cinque micrometri e che, a differenza delle particelle più grandi, possono restare attive per molto tempo e raggiungere una superficie in pochissimi secondi. “Se la trasmissione di aerosol – commenta Paul Digard, docente di Virologia presso l’Università di Edimburgo – dovesse rivelarsi un fattore determinante dell’infezione, i nostri risultati potrebbero sovrastimare l’efficacia dei dispositivi di protezione individuale”. Come sottolineano gli autori, diversi studi evidenziano differenze nell’efficacia delle varie tipologie di mascherine, correlando le dimensioni delle particelle e le varie tipologie di coperture, come le mascherine chirurgiche, quelle di stoffa, le N95 o metodi più grossolani come tessuti e abbigliamenti riadattati. “Se parliamo di aerosol – concludono gli esperti – diversi studi dimostrano che alcuni metodi non rappresentano una copertura efficace, e la soluzione ideale è l’uso di mascherine N95. Il nostro scopo era quello di dimostrare l’importanza dell’uso della mascherina in generale”.

1 Settembre 2020
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