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9:22 am, 28 Maggio 20 calendario

Enasarco, ancora no voto Mei: “Un caso curioso”

Di: Redazione Metronews
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Nelle settimane dell’emergenza Coronavirus gli Enti Previdenziali Privati iscritti all’Adepp sono regolarmente andati al voto per scegliere i rappresentanti delle proprie categorie professionali, che andranno a comporre le varie Assemblee Nazionali. Perché? Perché queste votazioni sono state esercitate in modalità online, senza il rischio di contagio per gli iscritti, chiamati a scegliere tra i candidati loro rappresentativi. In ultimo c’è stato il caso di Enpam, l’ordine rappresentativo dei Medici: categoria, come di tutta evidenza, particolarmente coinvolta dall’emergenza sanitaria e sociale che in questa dozzina di settimane ha interessato l’Italia. Ebbene le operazioni di voto si sono concluse lo scorso 7 maggio e l’esito, emerso nei giorni successivi, ha rivelato un’affluenza quasi triplicata rispetto alla precedente tornata elettorale. Al voto (online) sono andate Inarcassa e la stessa Confindustria, ma non Enasarco, l’Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio. Fondazione Enasarco aveva fissato le elezioni online per il rinnovo dell’Assemblea dei Delegati per il 17-30 aprile 2020 ma la Governance attuale dell’Ente ha deliberato di rinviarle al termine dell’emergenza Coronavirus, in pratica a tempo indeterminato:
Mei. “Un caso curioso – dice Alfonsino Mei, membro del CdA di Enasarco e riferibile ad Anasf, la sigla rappresentativa dei consulenti finanziari – perché nel nostro statuto il voto è previsto proprio ed esclusivamente in modalità online”. Fondazione Enasarco è stata oggetto di una riforma statutaria che quattro anni fa ha portato alle prime, libere, elezioni senza nomine calate dall’alto. Mei, in quelle elezioni, è stato eletto come uno dei 15 membri del Consiglio d’Amministrazione, risultando il primo, storico, consulente finanziario, a sedere nel Board dell’Ente: “Alla delibera dell’Ente per il rinvio delle elezioni online ho votato contro, insieme ai colleghi Luca Gaburro (Federagenti), Antonino Marcianò (Fiarc), Davide Ricci (Federagenti) e Gianni Guido Triolo (Confesercenti), con le cui sigle abbiamo messo in campo una lista unitaria, denominata “Fare Presto!”, che si candida alla guida della Fondazione per i prossimi quattro anni. I nostri 5 voti non sono bastati per impedire che l’attuale governance, di 10 Consiglieri, adottasse un rinvio “sine die”. Il rinvio delle elezioni online è un grave danno per i nostri iscritti – precisa Mei – perché l’Ente, in regime di prorogatio, non può adottare le misure straordinarie che questa emergenza richiede, con tanti colleghi che hanno visto compromesso il presente e il futuro loro e quello delle loro famiglie”.
Ministeri. Come Mei la pensano anche i Ministeri vigilanti, quello del Lavoro e delle Finanze, che in molteplici comunicazioni formali hanno chiesto alla presidenza della Fondazione dapprima di procedere, come previsto, nella votazione del 17-30 aprile; poi, considerato il tirar dritto del CdA, hanno comandato di svolgere le elezioni online dal 20 maggio al 3 giugno 2020, “ma anche qui la maggioranza ha fatto orecchie da mercante”. I ministeri vigilanti, attraverso 3 missive, “hanno affermato l’illegittimità delle delibere del CdA e perseguire nella condotta censurata dai Vigilanti sta esponendo l’Ente al rischio, anche, di una responsabilità per danno oltre al fatto che, come detto, il regime in prorogatio ste rendendo la Fondazione ostaggio di una gestione “decapitata”, assolutamente inefficace e inefficiente rispetto allo straordinario contesto attuale”. Mei, che guida “Fare Presto!”, insieme ai suoi colleghi della lista unitaria ha proposto in CdA “misure di sostegno agli iscritti che sono state puntualmente disattese; qualcosa si è fatto, ma davvero troppo poco; la sensazione è che manchi il contatto con la realtà”. Da molte settimane i Consiglieri di “Fare Presto!” combattono “per il ripristino del diritto al voto per i nostri iscritti, affinché la democrazia, ovvero la legittima e piena rappresentatività, faticosamente guadagnata dall’Ente, non vada smarrita”. 

28 Maggio 2020
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