In viaggio nell’infinito di Cornelis Maurits Cornelis
CINEMA La storia della sua vita raccontata attraverso le sue parole a 44 anni dalla morte. Centinaia di lettere, disegni, scritti, testimonianze per cercare l’incisore e grafico olandese Maurits Cornelis Escher e cercare con lui l’infinito. Perché questa era la sua ossessione: cercare d’immaginare un infinito, il vuoto che sta oltre le stelle, il buio e l’ignoto attraverso la geometria.
O, meglio, attraverso improbabili figure che s’intrecciano, si toccano, si allontanano. In questa ricerca dell’infinito oltre noi sta l’artista e l’uomo che Robin Lutz racconta in “Escher. Viaggio nell’infinito” da oggi in sala, con due dei suoi figli, George di 92 anni e Jan di 80, a ricordare e il musicista Graham Nash a raccontare la riscoperta di Escher negli Anni ‘70.
S. D. P.
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