francesco gabbani
6:00 am, 29 Novembre 19 calendario

Gabbani: «Io in equilibrio tra spirituale e terreno»

Di: Redazione Metronews
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ROMA C’è un link che sta rimbalzando da un telefono all’altro d’Italia, non si tratta di un “Buongiornissimo Caffè” ma dell’ultimo video di Francesco Gabbani, “duemiladiciannove”, pubblicato in maniera “privata” e reso virale dal solo passaparola dei suoi fan, la sua “GabbaFamily”. Il cantautore, da sempre in equilibrio tra citazioni altissime e musica  pop, racconta come trovare un punto fermo tra spirituale e terreno e ha affidato le sue parole a tanti “testimonial” di politica e spettacolo che nel videoclip, con la tecnica del deepfake cantano la sua canzone. Tra gli altri, Matteo Salvini, Papa Francesco, Greta Thunberg  e il Premier Conte, che canta… dalla prima pagina di Metro!
Su Instagram la vediamo da mesi chiuso in studio di registrazione… Come vive questo ritiro-lavorativo?
«Fortunatamente lo studio dove scrivo le canzoni è in casa mia, ed è normale pensare che potrei gestire gli orari in autonomia. Io cerco però di avere un mio metodo per sfruttare le energie. Scrivere e produrre un album è sacrificante, ci vuole abnegazione. Per liberare la mente alterno la produzione con l’attività sportiva. Non ho uno stile di vita da artista maledetto che lavora di notte!».
Crede nel ruolo sociale del cantautore?
«Credo che il cantautore debba esprimere in primo luogo il suo pensiero sulla collettività. Poi da ascoltatore ci si può ritrovare e sentirsi meno soli».
Nel video compaiono diversi politici, ma non tutti. Qualcuno si è offeso…?
«Ancora non è capitato… La scelta è stata assolutamente “random” , senza specificare alcuna posizione. Sono volti a campione tra la scena politica di questo periodo».
Quindi rimane lontano dalla partitocrazia… lei cantava quest’estate “per partito preso non son più partito”…
«Sì, per quanto sia parte della mia vita, perché vivo in questa società e cerco di capirla, anche per esprimere il mio punto di vista. Quello che cerco di esprimere attraverso le canzoni non ha interesse politico. Ha un interesse sociale, ma quando si parla di società c’è anche il connotato politico».
Mi parla della “GabbaFamily”?
«Sono il presupposto sine-qua-non per cui io continuo a fare quel che faccio. Se continuo ad esistere, musicalmente parlando, è perché ci sono loro che giustificano la mia espressività. C’è un supporto vero, una stima vera… Il “Gabbaday” di Milano è stato un modo per ripercorrere la nostra storia. Questo singolo è un regalo a loro. Avevo promesso che avrei pubblicato il mio album prima della fine del 2019… Quindi nel frattempo gli ho dedicato questa canzone».
Come si informa Francesco Gabbani? Casca nelle fake news?
«Mi informo anche in questo caso “random”, dai canonici telegiornali, il web… Non vado a cercare io le notizie. Il mio modo di informarmi è canonico e non compulsivo. Ho scritto sul tema “Pachidermi e pappagalli” che poi Carlo Cottarelli ha utilizzato come titolo per il suo libro».
Nell’ultimo album “Magellano” ha trattato ancora il tema della felicità… Ora si può definire felice?
«Vale la stessa risposta del 2016: a tratti. La condizione di felicità non esisterebbe senza la condizione di non felicità. Con “Magellano” cercavo di andare oltre per ricercare felicità. Oggi non la cerco nel viaggio ma nell’equilibrio».
… infatti scrive “nel cuore della lotta tra il sublime e il verme, tra lo spirito e la carne” e conclude con un “Ti Amo”. A chi è dedicato?
«A tutte le persone che si amano, perché credo che al di là di tutto il punto di equilibrio tra razionalità ed istinto sia il momento in cui riesci a dire “Ti amo”… alla persona che hai davanti ma anche ad un albero».
Ci vediamo a Sanremo?
«La risposta è non lo so. Però ci può stare. Perché ho scritto una canzone che mi ha fatto pensare a quel palco. Ci potrebbe stare».
FRANCESCO FODERÀ

29 Novembre 2019
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