decreto crescita
3:00 pm, 27 Giugno 19 calendario

Decreto Crescita è legge Che cosa cambia per la casa

Di: Redazione Metronews
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Il decreto crescita incassa la fiducia anche dall’Aula del Senato e diventa legge. Il provvedimento, contenente misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi, aveva ottenuto, venerdì 21, il primo via libera dalla Camera dove, ai 50 articoli iniziali se ne erano aggiunti altri 60, che lo hanno trasformato in un vero e proprio decreto omnibus.  Il decreto contiene molte misure per la casa: queste le principali misure riassunte da Confedilizia.
– CANONI DI LOCAZIONE NON PERCEPITI
I redditi derivanti da contratti di locazione di immobili a uso abitativo stipulati dal 2020, se non percepiti, non concorreranno a formare il reddito se la mancata percezione sarà “comprovata dall’intimazione di sfratto per morosità o dall’ingiunzione di pagamento”. Attualmente, per avere diritto a non versare l’Irpef occorre attendere la conclusione del procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità del conduttore ed è riconosciuto un credito di imposta per il periodo precedente. Si tratta, a giudizio di Confedilizia, di un miglioramento, anche se la misura è limitata ai nuovi contratti. Permane, inoltre, la grave assenza di un’analoga norma per le locazioni non abitative.
 
– DEDUCIBILITÀ IMU
Viene incrementa progressivamente la percentuale deducibile dal reddito d’impresa e dal reddito professionale dell’Imu dovuta sugli immobili strumentali, nei seguenti termini:
50% per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018; 60% per i periodi d’imposta successivi a quelli in corso al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2020; 70% per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2021; 100% per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022. L’auspicio di Confedilizia è che la possibilità di dedurre l’imposta patrimoniale da quella sul reddito venga assunta come regola generale e sia quindi al più presto disposta – almeno parzialmente – per tutti gli immobili e per tutti i contribuenti. 
– CODICE IDENTIFICATIVO SU STRUTTURE RICETTIVE E AFFITTI BREVI
Viene istituita, presso il ministero dell’Agricoltura e del Turismo, una banca dati delle strutture ricettive e degli “immobili destinati alle locazioni brevi”, che dovranno dotarsi di un “codice identificativo” da utilizzarsi in ogni “comunicazione inerente all’offerta e alla promozione dei servizi all’utenza”. Dato che in Italia non esiste la categoria degli “immobili destinati alle locazioni brevi”, la norma – per come è formulata – impone teoricamente un nuovo adempimento a carico di circa 32 milioni di abitazioni, ma è auspicabile, sottolinea Confedilizia, che il Governo provveda ad aggiustare il tiro attraverso il previsto decreto attuativo. 
– DURATA DEI CONTRATTI DI LOCAZIONE AGEVOLATI
Viene disposto che, in mancanza della comunicazione di rinuncia al rinnovo del contratto di locazione agevolato (3 anni + 2), da inviarsi almeno 6 mesi prima della scadenza del biennio, il contratto sia “rinnovato tacitamente, a ciascuna scadenza, per un ulteriore biennio”.
 
– STOP SANZIONE PER MANCATE COMUNICAZIONI SU CEDOLARE SECCA
Viene abrogata la sanzione prevista per il caso di mancata comunicazione relativa alla proroga, anche tacita, o alla risoluzione del contratto di locazione per il quale è stata esercitata l’opzione per l’applicazione della cedolare secca.
 
 – DICHIARAZIONE IMU-TASI ENTRO 31 DICEMBRE E IN CASI LIMITATI
Il termine per la presentazione della dichiarazione Imu-Tasi viene spostato dal 30 giugno al 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui si è verificato il presupposto impositivo. Contestualmente, vengono limitati i casi in cui tale obbligo sussiste, eliminandosi quello degli immobili concessi in comodato a parenti in linea retta di primo grado e quello degli immobili locati “a canone concordato”. 
 – RIFINANZIAMENTO DEL FONDO DI GARANZIA PER LA PRIMA CASA
Vengono assegnati 100 milioni di euro al “Fondo di garanzia per la prima casa”, istituito con la legge di stabilità per il 2014 per la concessione di garanzie, a prima richiesta, su mutui ipotecari o su portafogli di mutui ipotecari. Contestualmente, viene ridotta dal 10 all’8% la percentuale minima del finanziamento da accantonare a copertura del rischio. 
– SCONTO PER EFFICIENZA ENERGETICA E RIDUZIONE RISCHIO SISMICO
Per gli interventi di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico, il contribuente che ha diritto alle detrazioni potrà optare, in luogo dell’utilizzo diretto delle stesse, per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e a quest’ultimo rimborsato sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, in 5 quote annuali di pari importo. Il fornitore che ha effettuato gli interventi ha a sua volta facoltà di cedere il credito d’imposta ai propri fornitori di beni e servizi, con esclusione della possibilità di ulteriori cessioni da parte di questi ultimi. 
– INCENTIVI PER LA VALORIZZAZIONE EDILIZIA
Sino al 31 dicembre 2021, si applicheranno l’imposta di registro e le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna per i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare, che, entro i successivi 10 anni, provvedano alla demolizione e ricostruzione degli stessi, anche con variazione volumetrica rispetto al fabbricato preesistente, ove consentita, o eseguano, sui medesimi fabbricati, interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Il tutto, conformemente alla normativa antisismica e con il conseguimento della classe energetica NZEB, A o B, e a condizione che le imprese procedano alla successiva alienazione degli immobili. 
 
– SISMABONUS PER ACQUISTI DI UNITÀ IMMOBILIARI
Le detrazioni previste per gli interventi di riduzione del rischio sismico realizzati mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici vengono estese agli acquirenti (entro 18 mesi dalla data di conclusione dei lavori) delle unità immobiliari ricomprese nelle zone classificate a rischio sismico 2 e 3. La detrazione è pari al 75% o all’85% (a seconda della riduzione del rischio sismico) del prezzo di acquisto dell’unità immobiliare per un importo di spesa massimo di 96.000 euro.
 
– DAL 2022, ESENZIONE TASI PER IMMOBILI IMPRESE DI COSTRUZIONE
Dal 1 gennaio 2022, saranno esenti dalla Tasi i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, finché permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati.

27 Giugno 2019
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