«Questo nuovo album è uno scrigno di gioielli»

MILANO Uscirà il 14 giugno, a distanza di cinque anni dall’ultimo cd, ma Metro ha già ascoltato in anteprima “Western Stars”, il nuovo album di Bruce Springsteen, registrato per lo più nel suo studio casalingo nel New Jersey. 
«Questo lavoro è un ritorno alle mie registrazioni da solista con le canzoni ispirate a personaggi e con arrangiamenti orchestrali cinematici. È come uno scrigno ricco di gioielli», ha spiegato il Boss. 
Diciamolo subito: è un disco diverso e meno rock di quelli a cui ci ha abituato assieme alla E-Street Band. In scaletta sfilano 13 brani, per la produzione di Ron Aniello con  contributi di Patti Scialfa (moglie di Bruce) e musicisti doc come Jon Brion e Davis Sancious.
Nei pezzi ritroviamo archi a profusione, melodie ariose, ballate country, una voce più “rotonda”, arrangiamenti molto ricchi e una vena più pop nel senso nobile del termine, con echi anni ‘60 e ’70. Mentre i testi raccontano d’amore, di strade perse e ritrovate, di solitudine e raggi di sole, di viaggi e speranze, di spazi aperti e libertà. Una sorta di ritratto dell’America di oggi, ma senza accenti polemici o di denuncia. Oltre ai singoli già in circolazione, “Hello Sunshine” e “There Goes My Miracle”, spiccano brani intensi come “The Wayfarer”, la vivace “Sleepy Joe’s Café” e la notturna title-track. 
I fan dello Springsteen più ruvido e ruspante forse storceranno il naso, ma qui si tratta dell’altro volto dell’artista americano, più intimista e, per certi versi, romantico.
In ogni caso, niente paura: giorni fa, di passaggio a Roma, il Boss ha garantito un ritorno in studio per un disco con la sua fidata band e un successivo tour a tutto rock, che non mancherà di toccare l’Italia, Paese a cui   è da sempre particolarmente legato. 
DIEGO PERUGINI