Libia
9:31 pm, 4 Aprile 19 calendario

Libia, violenti scontri a pochi km da Tripoli

Di: Redazione Metronews
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La Libia sull’orlo della guerra. Violenti scontri sono in corso tra le forze pro-Haftar e le milizie a protezione di Tripoli, a cinquanta chilometri a sud della capitale. Lo riferiscono i media libici secondo cui i combattenti sono in corso nella zona di ​Sog Al-Khmies, sulla strada tra Garian e Tripoli. Avvertite anche esplosioni vicino all’aeroporto Mitiga della capitale libica.
Il timore. Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Italia ed Emirati arabi uniti hanno lanciato un appello per un’immediata «de-escalation» in Libia, dove il generale Khalifa Haftar ha annunciato l’intenzione di conquistare Tripoli. Le sue truppe sono in marcia, e hanno già preso la città di Garian, 100 km a sud della capitale libica. «I nostri governi si oppongono a qualsiasi azione militare in Libia – hanno scritto nella nota congiunta gli Usa e i paesi Ue – e riterremo responsabile qualsiasi fazione che faccia precipitare ulteriormente il conflitto civile. In una fase delicata di transizione, iniziative militari e la minaccia di azioni unilaterali rischiano solamente di ripiombare la Libia nel caos».
Una prova di forza. Ma Haftar non sembra voler fermare la sua marcia verso Tripoli. Non è ancora chiaro se per conquistarla o far pesare la propria forza in vista della Conferenza di pace fissata per il 14 aprile. «È arrivato il momento di rispondere all’appello dei nostri fratelli a Tripoli, hanno avuto troppa pazienza», ha affermato il capo dell’Esercito nazionale libico. Intanto a Garian «i nostri uomini sono stati accolti in festa», ha assicurato il portavoce della forze armate, aggiungendo che quella in corso è una «campagna per bonificare l’ovest del Paese dalla presenza di milizie criminali».
Stato di emergenza. Milizie che, però, a Tripoli sono appoggiate dal presidente del Governo di accordo nazionale, Fayez al Serraj, che mercoledì ha proclamato lo stato d’emergenza temendo un’offensiva sulla capitale proprio da parte del maresciallo della Cirenaica e ieri ha autorizzato le milizie sotto il proprio comando ad attaccare e bombardare le posizioni appena prese da Haftar per «preservare e proteggere civili e infrastrutture da qualsiasi minaccia». «Profondamente preoccupato per le manovre militari», si è detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres che in questi giorni è nella capitale libica.

4 Aprile 2019
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