Mandelli: «Troppo soli in quest’era dei social!»

CINEMA  Cominciare dal bullismo. Che non è poco. Francesco Mandelli, dopo aver molto zigzagato dai tempi de I Soliti Idioti, ricomincia dalla regia. E debutta dietro la macchina da presa con Bene ma non benissimo (dal 4 aprile in sala con Francesca Giordano), storia di bullismo raccontata attraverso una storia di amicizia perché,come dice lui, «oggi,al tempo dei social, la solitudine è più diffusa e l’amicizia è sempre una salvezza».
Questo film è un invito?
«Un invito a non rinunciare mai ad avere un amico con cui parlare».
Le è piaciuto stare dietro la macchina da presa?
«Molto, forse troppo e in questa fase è quel che mi interessa, anche perché come attore tendevano a propormi sempre le stesse cose. Del resto ho studiato regia e non vedevo l’ora di buttarmi».
Sembra diverso da tutto ciò che ha fatto in precedenza. Si sente molto cambiato?
«Inevitabilmente si cambia con l’eta, le esperienze e non si può continuare a fare ciò che magari facevi a vent’anni perché la leggerezza che avevi allora non può più appartenerti. Sono stato adolescente a lungo, anche per gioco, ma la nascita di mia figlia mi ha cambiato, mi ha fatto venire il desiderio di togliermi un po’ dai riflettori».
Ma cercherai sempre di non prenderti troppo sul serio?
«Cerco di farlo anche qui, ho cercato anche l’ironia tra temi duri e non esagerare nel prendersi sul serio è fondamentale. Non smetterò di farlo».
 
 
SILVIA DI PAOLA