la recessione
8:41 pm, 27 Marzo 19 calendario

Italia a crescita zero Scatta un allarme rosso

Di: Redazione Metronews
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Crescita zero. L’economia italiana non crescerà nel 2019 e metterà a segno “un esiguo” +0,4% nel 2020. L’allarme arriva da Confindustria, che parla di un “alto rischio di recessione” che solo l’export puo’ scongiurare. Una “crescita zero” quella del 2019, spiega Andrea Montanino, direttore del Centro studi degli industriali (Csc), data da numerosi fattori interni e da un contesto esterno comunque non favorevole.
Pil a zero. Gli esperti di via dell’Astronomia rivedono al ribasso la crescita del Pil di 0,9 punti (rispetto alle stime di ottobre a +0,9%) e sottolineano che il rischio recessione è “alto” perché nel 2019 “la domanda interna risulterà praticamente ferma e una recessione potrà essere evitata solo grazie all’espansione, non brillante, della domanda estera”.
“Colpa della manovra”. A pesare, secondo Confindustria,  soprattutto “una manovra di bilancio poco orientata alla crescita”. Il governo, avvertono gli industriali, “ha ipotecato i conti pubblici” e “non ci sono scelte indolori”. Siamo a “un bivio” – spiegano – tra “rincaro Iva” o “far salire il deficit pubblico al 3,5%”. Per annullare il primo e fare la correzione richiesta sui conti “servirebbero 32 miliardi di euro senza risorse per la crescita”. L’Italia deve evitare di andare oltre il 3% nel rapporto deficit-Pil: “Sarebbe un segnale molto negativo per i mercati – avverte Montanino – il fatto che lo spread non si è richiuso significa che i mercati ci stanno guardando e continuiamo a essere sotto osservazione”.
Bankitalia. Anche Bankitalia appare sulla stessa lunghezza d’onda di Confindustria. Il governatore Ignazio Visco – in occasione di un convegno alla Farnesina col ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi – sottolinea come in Italia si sia registrato un “rallentamento dell’attivita’ economica nell’ultimo scorcio dello scorso anno, proseguito nei primi mesi del 2019”. Nel nostro Paese, afferma Visco, “ai problemi di natura congiunturale si aggiungono quelli strutturali” e “un significativo peggioramento delle condizioni di finanziamento del debito pubblico”. Tema che affronta anche il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, dal ‘Boao Forum for Asia’ a Haikou, in Cina, da dove ribadisce: “Dobbiamo aumentare il nostro tasso di crescita e intraprendere un percorso di riduzione del rapporto debito-Pil”. Il deficit “deve essere ridotto, ma riteniamo sia sotto controllo”, anche se la situazione dell’Italia è “tra recessione e stagnazione”. 

27 Marzo 2019
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