Consultazioni 2018
10:21 pm, 6 Maggio 18 calendario

Ultima occasione per un governo politico

Di: Redazione Metronews
condividi

roma  Di Maio riapre a Salvini, la Lega apprezza ma la porta resta chiusa a Forza Italia, mentre il centrodestra si riunisce in serata per studiare le prossime mosse. Oggi infatti il Quirinale riceverà le forze politiche per il terzo giro di consultazioni (più i due mandati esplorativi), ma senz auna soluzione in mano. La strada è strettissima, le insidie sono dietro ogni curva, ma l’apertura di Luigi Di Maio a un governo con la Lega, a prezzo della premiership del M5S e sua personale, muove un po’ le acque. Anche nei confronti di Silvio Berlusconi, verso cui resta un veto, i toni si sono però ammorbiditi, lasciando aperta la porta per un appoggio esterno. Ma pare difficile che Salvini proprio ora rompa con il centrodestra, lui che ieri è arrivato in aereo insieme a Berlusconi per la cena-vertice a Palazzo Grazioli anche con Giorgia Meloni. Chiara l’intenzione di concordare le mosse, qualsiasi esse possano essere.
Intanto il Presidente Mattarella non considera nessuna possibilità fuori tempo massimo e lascia fino all’ultimo aperta la porta alla nascita di un esecutivo frutto dell’accordo tra partiti. 
Certo, le parole di Di Maio – per quanto per la prima volta dopo oltre due mesi abbia accettato di poter non essere lui il premier – non sono tutte rose e fiori. A parte il veto a Berlusconi, hanno suscitato polemica le parole sulle possibili tentazioni eversive degli elettori 5 Stelle: «È il rischio del fallimento della democrazia rappresentativa se tutti rispondono picche e non si riesce a fare un governo. C’è il rischio di una deriva non democratica: si arriva al momento in cui non si va più a votare e aumenta l’astensione». Per Di Maio se il Movimento 5 Stelle dovesse ritrovarsi isolato per la formazione del governo, il rischio sarebbe lo spostamento di 11 milioni di persone lontano dalla democrazia rappresentativa. Lo stesso Di Maio deve poi precisare: «C’è il rischio che tutta la gente che crede in questo movimento cominci a non credere più nelle istituzioni in quanto tali. Il Movimento 5 Stelle è un argine a questo tipo di derive». 
Le possibili soluzioni in campo
Oggi in un unico giorno il presidente Mattarella riceverà i partiti politici per le consultazioni. La situazione è confusa e le ipotesi sono molte. Resta in piedi un accordo fra 5 Stelle e lega, più improbabile coll’intero centrodestra, non da escludere con un appoggio esterno di Forza Italia. Ipotesi teorica anche l’appoggio esterno del PD ai 5 Stelle e o al centrodestra. Ultima soluzione politica, un incarico a un esponente di centrodestra – Salvini in prima linea – col compito di trovare in Parlamento i voti mancanti o le astensioni decisive per un governo di minoranza. Poi c’è il ventaglio di possibilità in mano al Presidente della Repubblica. A parte il ritorno alle urne con una proroga del governo Gentiloni, i  nomi sono tanti: governo di tregua, di decantazione, del presidente, tecnico o istituzionale. Il succo è un premier di nomina del Quirinale che raccolga i consensi necessari ad andare avanti per fare al cune cose, come la riforma della legge elettorale. Al peggio se un governo del presidente non incassasse la fiducia, resterebbe comunque in carica per andare al voto.
O.BA.

6 Maggio 2018
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo