SCUOLA DIGITALE
7:00 am, 2 Novembre 17 calendario

Scuola digitale Una promessa mancata

Di: Redazione Metronews
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ROMA.  La scuola digitale in Italia? Ancora una promessa mancata. Lo dice un’indagine di Formica Blu per Agi su dati forniti dal Miur. Le sessanta ore di coding, promesse dall’ex ministro Stefania Giannini in tutte le scuole primarie, non ci sono ancora. La connessione in fibra ottica in tutte le scuole entro il 2018, promessa e poi rinviata al 2020, è ferma a poco più di una scuola su dieci. È stato mantenuto l’impegno di trasformare in ogni scuola un docente in animatore digitale, ma il piccolo fondo spese da mille euro l’anno per scuola, non è mai arrivato (pare che una annualità sia finalmente in pagamento in questi giorni); cosiì come non c’è traccia del contributo per le spese di connettività che ciascun istituto avrebbe dovuto ricevere. Il Piano nazionale scuola digitale, varato in forma aggiornata nel 2015 in concomitanza con la legge 107/2015 “La buona scuola”, era partito con premesse e promesse molto positive e un elenco di ben 35 azioni concrete corredate anche da una indicazione dei tempi e delle risorse per la messa in pratica. 
L’indagine
L’indagine di Formica Blu si basa su un questionario  sottoposto a tutti i dirigenti scolastici: ha risposto solo circa una scuola su tre, 4.700 dirigenti scolastici. Quello che è emerso è che sostanzialmente tutte le scuole italiane hanno un animatore digitale, cioè un insegnante dell’istituto incaricato di facilitare la formazione interna dei docenti e le attività di didattica digitale. Mancano però i soldi: il piano scuola digitale prevedeva lo stanziamento di 1.000 euro a scuola per le attività dell’animatore digitale.
 
Connettività
C’è poi il tema della connettività per la didattica. Scopriamo che il 13% delle scuole che hanno risposto al questionario hanno la fibra e che più di 7 scuole su dieci, sempre tra le oltre 8.000 rispondenti, hanno una connessione via Adsl. Il dato più grave però è che sei su 10 tra le scuole che hanno risposto ha accesso a una banda sotto i 10 Mbps. Ben lontano dalla banda larga che dovrebbe consentire una vera didattica digitale a tutte le classi in contemporanea.Le Regioni con connessioni migliori risultano l’Emilia-Romagna, la Toscana, la Basilicata e la Campania. Hanno risposto poco e hanno dati piuttosto negativi il Lazio, la Sardegna. All’ultimo posto, in quasi tutti i parametri presi in considerazione, si trova il Molise. Uno dei problemi principali  è  il costo della connessione, con una maggioranza di scuole che pagano fino a 3.000 euro l’anno, ma con punte in altri casi di 6.000 o addirittura 10.000 euro di canone.  
Coding sconosciuto
 Le scuole italiane non insegnano ancora la programmazione, il cosiddetto coding. Previsto dal piano scuola digitale, il pensiero computazionale doveva essere attuato con corsi di 60 ore di programmazione in aula. Ma di questa attuazione in tutte le scuole non c’è traccia.   Infine, solo 4.000 istituti italiani, quindi uno su due, ha attivato il registro elettronico del docente. Il 61% degli istituti comunica ancora principalmente con sistemi cartacei.
AGI
 

2 Novembre 2017
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