Syria/Io+Io
3:30 pm, 5 Maggio 17 calendario

Syria: Io+Io? Non sono solo canzonette

Di: Redazione Metronews
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MUSICA «Quando iniziai la carriera, sicuramente mi etichettarono come un’interprete di canzonette. Sei tu e Non ci sto mi hanno dato la possibilità di farmi conoscere al grande pubblico. Ma quelle dinamiche di scrittura (quelle di Claudio Mattone) le ho sempre rimpiantate. E, allora, canzonette un cavolo! Poi arrivò Station wagon, il mio disco della prima maturità. Avevo bisogno di cambiare. Claudio fu d’accordo. C’erano pezzi scritti da Mimno Cavallo, Mariella Nava… Ho cercato e trovato di più. Non mi sono mai fossilizzata». Parola di Syria, al secolo Cecilia Cipressi da poco tornata alla ribalta: il 28 aprile su etichetta Universal Music è uscito il suo atteso nuovo lavoro: “IO+IO”. Qui l’artista duetta con Emma, Noemi, Paola Turci, Francesca Michielin, Ghemon ed Emiliano Pepe.  L’album, che si apre con la lettura di una favola scritta dalla Pina e dedicata personalmente a Syria,  contiene anche 5 inediti e  la cover di un brano di  Ambra.
Syria, i primi vent’anni di carriera. Come possiamo chiamare il nuovo disco? 10+10 oppure io+io?
Se vuoi anche… venti!  L’ho fatto apposta a creare un titolo che si presta a tante interpretazioni. Mi rappresentano tutte le chiavi di lettura. La prima Cecilia, Airys e Syria. Ho voluto confondere le idee.
Come nasce questo disco?
È il frutto del mio modo di vivere la musica, un antidoto giusto per allietare tutto e tutti.
È sempre stata un’artista camaleontica. La coerenza non è proprio il suo forte.
Assolutamente no! Non ha senso essere coerenti: è la cosa più noiosa che esista. Parlo da interprete musicale ma è anche il mio modo di vivere. Così combatto la noia anche se non ho proprio il tempo di annoiarmi.
Ci spiega la sua scelta di essere interprete e non autrice?
Io sono al servizio degli autori. In balia delle loro idee. Amo sperimentare.
I passaggi in radio negli ultimi anni non l’hanno premiata moltissimo.
A me non importa. Non scalo le classifiche, ma sono orgogliosa di quel che faccio. L’importante è il calore del fan e della mia famiglia. Io ninnavo Alice (la prima figlia) con Radio Deejay. Sono molto fedeli, mi hanno sempre sostenuta. È la prima radio nazionale. In assoluto. La Pina mi ha regalato una favola che apre il disco.
Nel nuovo cd c’è anche un vecchio pezzo di Ambra…
Vedi, a proposito di canzonette! Io, te Francesca e Davide la scrisse Riccardo Sinigallia. È un brano al quale siamo entrambe affezionate. Fu la sua svolta indie. Quamdo le chiesi il permesso di farne una cover mi diede della pazza! E ti confido una cosa: sarà il prossimo singolo.
In effetti il brano è molto estivo…
Non ci sono più regole di mercato. La musica è valida per tutte le stagioni. La farò uscire per ripresentarla al pubblico. L’Angiolini e io abbiamo avuto lo stesso percorso artistico.
Il mio sogno? Che Baglioni scriva una canzone per me! Per il resto riporterò a teatro Gabriella Ferri.
Lei vive a Milano da tanti anni. Ma la romanità?
Io so’ romana e laziale. E ne vado fiera! Ustia! (slang milanese… e ride).
 
ORIETTA CICCHINELLI

5 Maggio 2017
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