METRO CONTEST
8:00 am, 14 Aprile 17 calendario

Giorni da sogno a Cuba con i tattoo orientali

Di: Redazione Metronews
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MILANO Si è aggiudicata per premio un viaggio a Cuba  Valentina Onofri, 29enne milanese, impiegata commerciale a Novara (e per questo assidua lettrice di Metro durante gli spostamenti per lavoro) che grazie alla sua idea ha convinto i lettori di Metro a votarla, nell’ambito dell’iniziativa “Non è un Paese per giovani”, di Club Metro legata all’uscita dell’omonimo film di Giovanni Veronesi,  lo scorso 23 marzo. Valentina partirà insieme alla sua socia di starup, Ilaria Baroli, 31 anni.
Qual è l’idea con cui ha conquistato il premio?
Premetto che sono sempre stata  appassionata del Giappone. In uno dei miei viaggi ho conosciuto Ilaria.  Io tatuatrice esperta, lei chimica appassionata di culture orientali, entrambe piene di entusiasmo: come poteva finire? Sognando di aprire il nostro tattoo parlour specializzato in stile nipponico. Come ogni piano ben riuscito, anche il nostro comprende un asso nella manica: abbiamo infatti messo a punto il brevetto di un inchiostro sensibile alla temperatura esterna, in grado di cambiare colore al variare di questa.
Dove vorreste aprirlo?
Tutte e due, senza esitazione, abbiamo pensato a Helsinki. Che viene disseminata di cartelli come  “Nobody in their right mind would come to Helsinki in November”. Ci diverte l’idea di essere accolte con ironia. Nel nord Europa avremmo diversi incentivi per aprire un’impresa giovane, inoltre i finlandesi sono un popolo dal look alternativo e personalissimo, quindi troveremmo un pubblico molto ricettivo.
Quando lo farete davvero?
Sappiamo che il 2017 è il nostro anno e la vittoria di questo viaggio a Cuba è un bel segnale.  
Perché non in Italia, allora?
Penso che qui ci darebbero meno fiducia, e poi penso che i finlandesi apprezzerebbero molto il fatto di entrare nel nostro negozio e venire come catapultati  in una casa di Tokyo. Per ingannare l’attesa metteremmo a disposizione una selezione di tè e mochi, i nostri dolcetti giapponesi preferiti, che darebbero anche il nome al nostro studio, il “MochInk”.
 
VALERIA BOBBI

14 Aprile 2017
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